mercoledì 18 giugno 2014

un mondiale da record

per assistere al primo pareggio della competizione, per di più a reti inviolate, abbiamo dovuto attendere la chiusura del gruppo F.
Iran e Nigeria. non certo una gara da ricordare. campioni d'Africa superiori agli islamici, ma lontani parenti di quei giocatori capaci di arrivare fino agli ottavi di Usa 94.
per gli iraniani un pareggio equiparabile ad una vittoria. è finita tra i fischi scontenti dell'arena di Curitiba.
in Nigeria hanno vietato i maxi-schermi nelle piazze per la paura di eventuali, esagerati, festeggiamenti.
in Iran, invece hanno altro a cui pensare, con tutto il rispetto per la nazionale di Queiroz. e non hanno nemmeno i soldi per il consueto scambio-maglie a fine gara.
il pareggio maturato favorisce soprattutto la Bosnia, sconfitta di misura nel match con l'Argentina.
nonostante la noiosa chiusura del girone F, stiamo assistendo ad un mondiale dei record.
detto degli innumerevoli passaggi da tiqui taka, di marca italiana, vale la pena soffermarsi anche sui 49 gol totali realizzati nel primo turno. un record. una media superiore ai 3 gol per partita. mica male.
3 come i gol di uno straordinario Mueller. falso nueve tedesco, trascinatore nel match contro i portoghesi. prima segna dal dischetto, poi procura l'espulsione di Pepe. nel secondo tempo trova il modo per chiudere il match e per arrotondare ulteriormente il punteggio. finisce inaspettatamente 4-0 per i crucchi. 8 gol in 7 partite ai mondiali per Thomas Mueller. davvero tanta roba.
la Germania ha annichilito il Portogallo, facendo apparire sterile addirittura sua maestà CR7. deplorevole quanto stupido, il gesto di Pepe in occasione dell'espulsione. va comunque detto che il difensore paga a caro prezzo la cattiva fama costruitasi negli anni.
Hummels di testa a segno per il 2-0, a suggellare una partita sontuosa. Ozil e Kroos ad inventare. la squadra, tutta, ha dato l'impressione di poter essere la più accreditata tra le candidate alla vittoria finale.
sempre nel gruppo G, a Natal, il match tra Ghana e Stati Uniti. è Demspey a sbloccarla, realizzando il gol dopo nemmeno 30 secondi di gioco. l'americano ha siglato il 5° gol più veloce nella storia dei Mondiali. Yankee subito avanti, tra lo stupore generale. il Ghana accusa il colpo e rischia ripetutamente di subire il raddoppio. Appiah, tecnico ghanese, stupisce relegando Boateng in panchina ed arretrando il solitamente 'arrembante Asamoah, sulla linea dei difensori.
nel secondo tempo il Ghana cresce, e va vicina al. bisogna attendere il minuto 82' per concretizzare gli sforzi fatti. è Gyan di tacco a liberare Ayew che di sinistro batte Howard. 1-1. il primo punto sembra conquistato ma non sarà così. Brooks di testa porta ancora avanti gli uomini di Klinsmann. non c'è più tempo per cambiare il risultato. il fischio di Eriksson sancisce la vittoria States. 2-1.
ieri in campo anche il girone H, quello del quotatissimo Belgio. l'Algeria era data per spacciata nel match di Belo Horizonte. il calcio però è bello per questo, perché quasi tutto è possibile.
alla prima sortita offensiva nordafricana, l'esterno Feghouli, stella dei suoi, si procura un penalty che poi trasforma. 1-0 Algeria inaspettatamente avanti. ancor più inaspettato è l'approccio alla gara della squadra di Wilmots. lenti, impacciati, prevedibili. tanto possesso palla, un'eloquente sterilità. i quattro del reparto difensivo sono tutti dei buoni centrali difensivi per questo gli adattati Alderweireld e Vertonghen dimostrano di non essere a proprio agio sugli esterni. ogni azione offensiva dei diavoli rossi passa obbligatoriamente per i piedi di Hazard. facile quindi difendere contro una squadra avara di imprevedibilità. serviva una scossa. Fellaini e Mertens in campo. l'Algeria si spegne, difende ma non lo fa più bene come nel primo tempo. il Belgio carica a testa bassa, e da un cross di De Bruyne trova il pareggio di Fellaini. 1-0 e M'Bolhi battuto. mister 33 milioni si scrolla di dosso la pioggia di critiche per l'annata disastrosa con i Red Devils di Manchester e pareggia i conti. il Belgio ora ci crede, ma è da un'azione di ripartenza che trova il vantaggio. Hazard illumina e detta il solito inserimento di Mertens, che con un potente destro chiude la rimonta. missione compiuta per il Belgio. male nel primo tempo, bene nel secondo. ma per ergersi a sorpresa del Mondiale servirà qualcosa di più.
nella notte l'ultimo match del gruppo, Russia-Corea del Sud. anche qui rare emozioni per gli spettatori di Cuiabà. coreani volenterosi e rapidi sin da subito, tanto da costringere i centrocampisti russi agli straordinari. la partita è vivace ma le conclusioni latitano. Capello ha lasciato in panchina il bomber dello Zenit, Kerzhakov affidandosi al fumoso Kokorin. Son e Ki gestiscono gli attacchi coreani senza però arrivare a conclusioni degne di nota. all'inizio della ripresa, il granitico Berezoutski sfiora il palo con un colpo di testa in seguito ad un corner. al minuto 67' arriva il vantaggio coreano. una percussione di Lee Keun-Ho sorprende Akinfeev. inguardabile intervento dell'impacciato portiere russo che di fatto regala il vantaggio ai sudcoreani. Capello decide prontamente di inserire il bomber russo. Kerzhakov ad un quarto d'ora dalla fine ripaga la scelta dell'allenatore italiano. batti, sbatti, e ribatti ed è 1-1. la gara si apre, la Russia ora la vuole vincere. la Corea però si abbassa, si chiude e non riparte più. finisce 1-1. Capello se la vedrà con il Belgio domenica prossima e non dovrà perdere il treno per gli ottavi, obbiettivo minimo dichiarato dalla Sbornaya.
la festa del gol non è andata di scena a Fortaleza, per la prima gara del secondo turno del girone A.
Brasile e Messico. ci si gioca la vetta del gruppo.
Felipao rinuncia ad Hulk, sostituito con il più difensivo Ramires. proprio lui e Paulinho risultano essere i meno positivi dei verdeoro. poca samba, tanta confusione. il Brasile si conferma abulico, esclusivamente figlio delle magie di Neymar. il Messico invece è organizzato, concede poco, chiude e riparte. in 5 dietro ed un pressing asfissiante condotto in primis da Giovani e Peralta. il Brasile paga l'assenza di un costruttore di gioco. tocca a Neymar abbassarsi troppo e portare la palla verso un isolato quanto statico Fred. Dani Alves, biondo per l'occasione, sfodera una nuova prova confusa e distratta. Maicon là dietro scalpita. Marcelo dall'altra parte prova ad offendere, voglioso com'è di riscattare l'autogol del match iniziale. Oscar è in ombra, Ochoa invece è insuperabile. fenomenale parata sul colpo di testa di Neymar, e ottimo senso della posizione nella successiva incursione di Paulinho. Scolari prova a riorganizzare i suoi, inserendo Bernard. imprevedibilità al posto di un pessimo Ramires. Cambia poco, solo l'atteggiamento messicano. la vogliono vincere e ci provano in almeno tre occasioni. rimangono attenti dietro e aspettano il momento giusto per infilare Julio Cesar. il Chicharito, subentrato, prova a lasciare il segno e per poco non provoca il rosso di Thiago Silva. troppo tardi entra Willian, per Oscar. serve a poco. il Messico inchioda il Brasile sullo 0-0, e forse avrebbe meritato qualcosa in più. Ochoa decisivo per blindare la porta e bravo a candidarsi come uomo del match. dopo la partita di ieri l'ex portiere dell'Ajaccio, oggi svincolato, probabilmente riuscirà a trovare una nuova squadra entro la fine del mondiale...
quest'oggi tornano in campo Camerun e Croazia per il gruppo A.
si sfideranno anche nel gruppo B.
Olanda chiamata a confermarsi portentosa come nel match contro gli spagnoli. l'Australia è avvisata.
le Furie Rosse se la vedranno contro la Roja di Sanchez e Vidal, in quella che potrebbe essere già l'ultima spiaggia per i campioni in carica. Del Bosque medita il turnover, ma con l'Olanda il problema è sembrato la testa...
attendiamo per giudicare e gustiamoci lo spettacolo...



f.a.



Nessun commento:

Posta un commento