giovedì 19 giugno 2014

la fine di un "Reino"...

è un giorno triste per gli spagnoli. ieri, una data storica per la Spagna, tutta. nel giorno dell'abdicazione ufficiale del Re Juan Carlos I, anche le Furie Rosse del futbol perdono lo scettro intercontinentale.
gli spagnoli escono dal Mondiale dopo appena due partite. la seconda sconfitta consecutiva nel girone costa carissimo ai campioni in carica. i Cileni matano la seleccion di Del Bosque. mai nella storia la squadra campione in carica era riuscita a collezionare due sconfitte in altrettante gare del mondiale. peggio dell'Italia del 2010, della Francia del 2002, un disastro.
un dramma sportivo che non deve però offuscare il ciclo irripetibile vissuto dagli spagnoli. da Vienna nel 2008, a Kiev nel 2012, passando per Johannesburg nel 2010.
le cause della precoce eliminazione sono diverse, sebbene alcuni tra i più quotati esperti calcistici, intervistati in merito, abbiano concentrato la propria analisi sulle note difficoltà di cambiare e rinnovare le squadre vincitrici di un trofeo. la riconoscenza verso alcuni uomini chiave e la fiducia verso un sistema di gioco collaudato può risultare un'arma a doppio taglio, decisiva in negativo in questa circostanza. gli anni passano per tutti ma spesso è difficile cambiare. colpisce in primis come la difesa abbia concesso 7 gol in due partite. nel 2010 subì 2 reti in 7 gare. anche nel calcio ci sono i cicli, come nella vita. quello della Spagna si è chiuso ieri ma, con tutto il materiale qualitativo e generazionale a disposizione, c'è da scommettere che si ripresenteranno presto agli onori della cronaca.
detto della Spagna eliminata, va sicuramente sottolineata ed esaltata la prestazione cilena. La Roja conquista l'accesso agli ottavi e nell'ultimo match, contro l'Olanda, si giocherà la vetta del gruppo. Sanchez non segna ma corre ed ispira. Edu Vargas ha confermato che la non felice parentesi napoletana è stata chiusa e dimenticata. Aranguiz segna e fa segnare, e l'Udinese si mangia le mani... Vidal nonostante non sia al top della forma è il solito leone. Bravo lo è per davvero, e sarà il nuovo 12 del Barça. Medel, che a momenti fa il libero, guida i suoi da leader e mette il cuore su ogni palla. Isla è meno timido, per usare un eufemismo, di quando indossa la maglia della Juve. i 40000 cileni sugli spalti del Maracanà possono cantare e sognare. anche piangere, come durante l'esecuzione dell'inno nazionale. finisce 2-0 ed il pass per gli ottavi è in tasca. Sampaoli ha in mano una squadra moderna, che difende e riparte con la stessa brillantezza. ogni tanto balla dietro, ma la forma fisica del collettivo, in un torneo come il Mondiale, può fare la differenza.
l'Olanda era chiamata a confermare la prestazione da urlo nel match contro gli spagnoli. a Porto Alegre Van Gaal conferma gli 11 anti-Spagna, mentre tra i Socceroos cambiano un solo uomo rispetto al match contro il Cile. gli australiani vogliono divertirsi ed onorare al massimo l'impegno. viene fuori una partita aperta ed equilibrata, decisa dai letali attaccanti Oranje. dopo 20' Robben porta in vantaggio i suoi. scatto bruciante e sinistro incrociato. l'Australia ci mette un minuto a reagire e lo fa con una prodezza. giocata ovviamente targata Tim Cahill. sinistro dal limite dell'aria di rara bellezza, al volo e sotto la traversa dopo un lancio da centrocampo. 5° gol in 3 mondiali per la stella australiana. storico.
socceroos che dimostrano di essere duri a morire e ad inizio ripresa passano addirittura in vantaggio. rigore di Jedinak e vantaggio. Olanda nel limbo, tra il crollo e la rimonta. il gol di Van Persie su assist del neo entrato Depay, rimette a posto le cose. lo stesso Depay chiude il match da 30 metri, con la complicità di Ryan. 3-2 Olanda. l'Australia ora crolla, perde, ma lo fa a testa altissima.
nella notte di Manaus Croazia e Camerun. africani privi di Eto'o. tra i croati rientra Mandzukic e Kovac compie due avvicendamenti rispetto alla gara con il Brasile. croati che mostrano sin da subito la netta superiorità sugli avversari. dopo l'1-0 di Olic, Song si becca un rosso per un'ingenuità paragonabile a quella di Pepe contro la Germania. testata a Mandzukic e doccia anticipata. partita finita. Perisic del Wolfsburg la chiude definitivamente al 48' con un coast to coast, prima della doppietta del bomber Mandzukic, in uscita dal Bayern. Leoni Indomabili non all'altezza della situazione. La rissa sfiorata tra compagni di squadra, con protagonisti Ekotto e Moukandjo, è al limite del ridicolo. camerunesi a pezzi e nell'ultimo match affronteranno il Brasile. i croati invece andranno a giocarsi contro i messicani quello che sarà un vero e proprio spareggio per gli ottavi.
oggi si giocherà per il gruppo C, con l'interessante Colombia-Costa d'Avorio oltre a Giappone-Grecia. Nel mezzo Inghilterra-Uruguay. qui chi perde andrà a casa. poi domani toccherà a noi azzurri, ma questa è un'altra storia.





f.a.

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