lunedì 14 luglio 2014

il mondiale dei mondiali...

è stato il mondiale dei tedeschi.
organizzati, cinici, preparati per primeggiare. talentuosi. quasi perfetti.
Neuer, un muro. ad oggi il miglior portiere del mondo, per distacco.
Lahm, capitano e soldato perfetto. Hummels maestoso, decisivo, corretto e forse miglior centrale di questo sport. Boateng educato, ottima spalla del centrale del Borussia. Howedes adattato, preciso e puntuale, sempre. Khedira recuperato dopo un infortunio, chiude con la bacheca più ricca di tutti: Champions e Mondiale per lui. Schweinsteiger solido, operaio e regista, indiscutibilmente eroico in Brasile. Kroos, bello da vedere e con un piede fatato. assist-man e metronomo di una macchina quasi perfetta. Mueller cannibale. 10 gol in 13 gare complessive ai mondiali. talmente superbo da rendersi gregario nella finale di ieri ma forse meritando il titolo del migliore del mondiale. Ozil sottotono. lontano parente del mago d'Oz visto in SudAfrica ed al Real, spesso fuori dalla coralità teutonica. Klose record-man. raggiunge e scavalca il Fenomeno nel trono del massimo goleador nella storia dei Mondiali. 36 anni e la voglia di un diciottenne. generoso e seriale in area di rigore. un esempio.
poi Mertesacker, titolare fino agli ottavi, e dopo comparsa e sicurezza contro i raid aerei avversari. Shurrle sorprendente. l'uomo dei secondi tempi, con 3 gol e qualche assist decisivo. infine Gotze. prima titolare, poi riserva, poi uomo copertina. 22 anni, talento puro, discontinuo, ma ieri autore della prodezza che vale il mondiale. Loew. prima vice Klinsmann, poi semifinalista all'Europeo 2012, e ieri trionfatore assoluto davanti alla Merkel. quarto titolo mondiale per i Tedeschi, a 24 anni di distanza dal precedente. da quando non si chiama più Coppa Rimet ne hanno collezionati ben 3, più di tutti. questo però è il primo titolo con il paese unificato dopo il crollo del Muro. una generazione di fenomeni, con Reus grande assente. si presenteranno ai nastri di partenza di Francia 2016 da assoluti favoriti.
poi ci sono i secondi, arrivati indenni a 8 minuti dalla lotteria dei rigori. ieri più vicini al gol dei tedeschi, paradossalmente senza aver mai concluso nello specchio della porta. Messi vince il pallone d'oro della competizione. per molti un'ingiustizia, forse crudele anche per lui. la Pulce ha collezionato il maggior numero di Man of The Match del torneo ma non ha inciso nelle due gare più importanti. ora porterà la croce perché considerato attualmente il più grande, mai abbastanza per spodestare Diego.
è stato il mondiale di Mascherano, trascinatore, anima, uomo squadra di un'Albiceleste dall'infinito talento offensivo. lui, un mascherato difensore centrale coi blaugrana, nel ruolo delle sue origini ha condotto un mondiale eccezionale. poi Di Maria fermato sul più bello da uno stiramento dopo il gol nei supplementari alla Svizzera. Higuain, Aguero, Lavezzi e Palacio sotto le attese. nel torneo bene Romero, Rojo, Garay.

è stato il mondiale del Mineirazo, con le sette sberle prese dai Verdeoro contro i nuovi campioni del Mondo.
il mondiale di James Rodriguez, scarpa d'oro e mago del torneo.
è stato il mondiale del morso di Suarez, con pena una squalifica eccessiva.
il mondiale di Neymar fino al colpo subito da Zuniga. il Brasile non ha più ballato la samba da quel momento.
è stato il mondiale di "Brazil decime que se siente..." tormentone argentino negli stadi e per le strade che non ha comunque portato la coppa a Buenos Aires. sarebbe stato troppo per i Brasiliani, quarti e scontenti.
è stato il Mondiale di Robben e soprattutto del Mago Van Gaal. terzi e mai sconfitti gli Oranje. gli unici ad aver utilizzato tutti i 23 giocatori della rosa. un nuovo record anche questo.
è stato il Mondiale con più gol in assoluto.
ci sarebbe piaciuto vedere gli azzurri al Maracana, in finale. ci siamo dovuti accontentare di un ottimo Rizzoli, il migliore del Mondiale.
è stato il mondiale dei portieri. Neuer, Navas, Ochoa, Krul. non di Casillas, il peggiore. non di Akinfeev andatogli molto vicino.
è stato il Mondiale del Redentore. fotografato e sempre inquadrato. illuminato, adorato, simbolo di Rio. è stato un Mondiale bello, per tanti. chi l'ha giocato, vissuto, goduto e anche solo guardato. magico per i vincitori, maledetto per i vinti. tragico per i brasiliani, deludentissimo per noi italiani. l'appuntamento sarà in Russia, fra 4 anni. un'altra storia, un altro finale. speriamo.





f.a.

mercoledì 2 luglio 2014

nel segno dei 10...

brasile, colombia, francia, germania, olanda, costa rica, argentina, belgio.
ecco le magnifiche otto che da venerdì si sfideranno nei quarti di finale.
è il mondiale dei numeri 10. è il mondiale dei pareggi al novantesimo. è il mondiale dei portieri.
un mondiale ricco di balli, di colori, di inni, di spettacolo e dell'equilibrio.
Neymar segna con la paradinha il rigore decisivo contro il Cile. Julio Cesar torna fenomeno nel respingere gli assalti di Pinilla e Sanchez. è poi baciato dalla fortuna nei legni di Pinilla al 118' e di Jara all'ultimo rigore della lotteria. Verdeoro ai quarti, ma che spavento. onore alla Roja, trascinata dalla Maravilha, dai guerrieri Vidal e Medel e ad un solo centimetro dalla gloria, con Pinilla.
venerdì l'incrocio con i Cafeteros. pericolosi. anzi di più.
trascinati dal Genio di James, dagli assist di Cuadrado, dalla solidità di Yepes e dalla corsa perpetua di Armero. con queste armi i colombiani di Pekerman hanno matato 2-0 Cavani e compagni. James si è presentato al Maracana e al mondo, con un gol da fuoriclasse. istinto, tecnica, sfrontatezza. poi mette a segno anche il quinto personale del torneo, ed è momentaneamente il capocannoniere del mondiale. nessun rimpianto, fino ad oggi, per il grande assente Falcao. la Colombia e la marea gialla esultano e sognano in grande.
a Brasilia, la Francia batte una combattiva Nigeria. esce il frangiflutti Onazi, entra Griezmann e la partita cambia padrone. decide Pogba, di testa, sull'unica indecisione di Enyeama. la chiude Yobo, con un'autorete. galletti ai quarti contro i panzer tedeschi.
la squadra di Loew vince ma convince poco. Neuer è il migliore dei suoi. i tedeschi si impongono solo ai supplementari contro una splendida Algeria. la squadra di Halilhodzic tiene testa fino al vantaggio, rocambolesco di Shurrle. poi ci pensa Ozil a mandare in ghiaccio la qualificazione. alla fine il meritato gol della bandiera congeda le Volpi del Deserto da un ottimo mondiale.
l'Olanda passa in rimonta, e con tanta fatica, sul Messico. Tricolor avanti nel segno di Giovani Dos Santos. vecchia promessa, mai mantenuta. papà brasiliano e dieci sulle spalle. sembrava la volta buona per lui e per i messicani, tutti. ma un altro 10, Sneijder ha cambiato il possibile corso della storia. il suo destro violento infrange i sogni di un popolo caldo e del miracoloso Ochoa. in pieno recupero Robben va poi a procurarsi un rigore pesantissimo, dopo il solito slalom micidiale. sul dischetto il Cacciatore, vice di uno spento Van Persie. Oranje ai quarti, con sofferenza. sfideranno ancora un'altra sorpresa.
la Costa Rica, vittoriosa ai rigori contro i monumentali ellenici. centroamericani una vita in 10 per l'espulsione di Duarte ma nelle mani, fortunate, di Keylor Navas. ai rigori la spuntano i Ticos che centrano così lo storico, primo, quarto di finale della storia.
nella marea albiceleste di San Paolo esce vittoriosa anche l'Argentina, all'ultimo respiro. contro i rossocrociati passano grazie ad un sinistro chirurgico di Di Maria. non segna Messi per una volta, ma è la stessa Pulce ad assistere l'Angelito di Rosario. il clamoroso palo di Dzemaili in pieno recupero del secondo tempo supplementare, grazia Romero e manda ai quarti la squadra di Sabella.
nell'ultimo ottavo è il Belgio ad assicurarsi il pass per la gara di sabato a Brasilia contro Messi e compagni. novanta minuti di arrembaggio alla porta dello statunitense Howard. lo yankee salva tutto, in tutti i modi. i diavoli rossi, invece, sprecano e tanto. decide l'ingresso di Lukaku, dentro per un comunque ottimo Origi. prima serve De Bruyne, poi fa da solo e manda i suoi sul 2-0. sembra tutto finito ma è Julian Green, talento del Bayern che gioca nella Regionalliga, a riaccendere i sogni di un popolo scopertosi innamorato del soccer. Bradley prova ad organizzare gli ultimi assalti statunitensi ma è tutto vano. il Belgio va, meritatamente, ai quarti.
incredibile l'equilibrio di questi ottavi. nei primi tempi solo 3 gol. nelle riprese solo 5. i restanti tutti ai supplementari. ora il riposo prima prima delle battaglie che avranno inizio venerdì. il vecchio continente sembra essere tornato a fare la voce grossa nel tabellone iridato. ne gioverà lo spettacolo, di casa in questo paese...



f.a.