mercoledì 10 luglio 2013

il punto sul mercato.

stare dietro alle voci del calciomercato è difficilmente possibile. troppi i nomi, le cifre, i bluff in questa fase. il mercato chiuderà per la prima volta il 2 settembre alle 23, come nel resto d'Europa. saranno tanti, presumibilmente, i colpi dell'ultimo momento.
a Bergamo hanno confermato tutti. Bonaventura, possibile uomo-mercato a maggio, per ora non si muove. In uscita Maxi Moralez verso il Velez. Dopo un'ottima prima stagione con la Dea, el Frasquito è calato notevolmente. Possibile minusvalenza per l'Atalanta. Marino cerca comunque un centrocampista centrale per chiudere la rosa, individuabile in Migliaccio o in Merkel.
a Bologna hanno perso Gilardino e Gabbiadini, per fine prestito, hanno acquistato lo svincolato Rolando Bianchi e dovranno trattenere Diamanti, corteggiato dalla Juventus sempre più lontana da Jovetic. Alino ha 30 anni, si gioca il Mondiale. Sarà comunque una scelta di vita. Santa Cruz prima ad un passo ora molto lontano.
a Cagliari confermato il duo Pulga-Lopez, libero finalmente Cellino, in bilico sempre la vicenda stadio. Di sicuro è che non si giocherà ad Is Arenas ed il Sant'Elia non riuscirà ad essere agibile entro 60 giorni. Sicuro lo spostamento nella penisola. Preso un greco per la difesa, vicino un possibile fenomeno sulla trequarti, il ventenne Avenatti. Cellino non cede alle offerte, ritenute basse, per Nainggolan, inseguito da tanti. Sarà difficile portare via dalla Sardegna il centrocampista che vince più contrasti del campionato. l'altro corteggiato è Astori, che si rilassa a New York e forse aspetta la chiamata del suo estimatore numero uno, Allegri. Possibile la cessione di Agazzi verso Firenze, si seguono Pegolo e Bassi dell'Empoli.
a Catania, dopo l'ultima strepitosa stagione, hanno deciso di cambiare. L'anno scorso avevano bloccato le cessioni, mentre quest'anno dopo Lodi, andato al Genoa, dovrebbero perdere anche el Papu Gomez vicino ai Colchoneros di Madrid. Sono arrivati Tachtsidis, nell'affare Lodi, Monzon, che sostituirà Marchese, e Leto, potente centrocampista ex Panathinaikos.
il Chievo ha preso Beppe Sannino per la panchina e trattiene, almeno per ora, Thereau. le cessioni per fine prestito per o scadenza contratto riguardano Andreolli, Jokic, Sampirisi, Jorquera, Frey e Luciano. Presi Sestu ed Acosty, Sartori è alla ricerca di tre o quattro rinforzi d'esperienza da affiancare ai tanti giovani presenti in rosa. Umiltà e concretezza per l'obiettivo di sempre, la salvezza.
a Firenze già sognano. Entusiasmo alla stelle per SuperMario Gomez, ora si aspetta anche Ilicic. Per Jovetic sembra ormai scontato il divorzio, e i Delle Valle dopo aver condotto e vinto il braccio di ferro con la Juventus, ora aspettano le offerte di City e United. La sensazione è che il montenegrino partirà. Galliani tenta Ljajic, in scadenza nel 2014, e la Fiorentina per monetizzare sarà costretta a cederlo per evitare un nuovo caso Montolivo. Dopo Joaquin, dal Malaga, Ambrosini svincolato dal Milan, anche Giuseppe Rossi sarà un vero e proprio rinforzo per questa stagione. Sarebbe ora che la sfortuna abbandonasse Pepito, anche in ottica Mondiale. Ceduto Viviano, si cerca sempre un portiere. Sarà comunque una grande Fiorentina.
al Genoa è arrivata una new entry della panchina, Fabio Liverani. Solita campagna acquisti ricca di entrate e di uscite per il Grifone. Sono arrivati Marchese e De Maio per la difesa, e l'ottimo Lodi per la regia. Preziosi attende di conoscere come si evolverà il possibile scambio Gilardino-Borriello con la Roma, punta Kozak e cerca un difensore centrale di valore.
a Milano il primo e vero rinforzo è stato l'arrivo di Mazzarri. Nuovo ciclo. Forse anche in presidenza con l'ormai sempre più possibile ingresso societario del magnate indonesiano Thohir, innamoratosi della tradizione della squadra nerazzurra. Tifosi divisi sull'ingresso del magnate, e ancor di più sulla possibile cessione del Patron Moratti. nel marcato sono arrivati Campagnaro, fedelissimo di Mazzarri, poi Andreolli, i giovani Botta e Laxalt, oltre a Belfodil e Icardi per un reparto avanzato ora al completo e svecchiato. Ceduto Cassano al Parma, si cerca fortemente un esterno destro, un centrale difensivo per sostituire il quasi partente Ranocchia, ed un centrale di centrocampo. Isla o Van der Wiel e Dragovic i nomi più caldi. a centrocampo inseguiti Paulinho prima, Nainggolan poi, l'ultima idea sembra essere Hetemaj del Chievo. Moratti continua a rassicurare i tifosi che un top-player arriverà. Lavezzi?
la Juve ha sistemato la grana top player con Tevez, gli ha affiancato il gigante Llorente a costo zero, e lavora per completare la rivoluzione del reparto avanzato, cessioni permettendo. Jovetic sembra ormai lontano, Diamanti vorrebbe giocarsi le carte per il Mondiale da titolare, e alla Juve potrebbe non esserlo. Matri, Vucinic, Quagliarella e Giovinco possibili partenti, ma solo i primi due potrebbero avere mercato. Giaccherini, dopo una splendida Confederation, ha attirato su di se le attenzioni di Paul Di Canio, tecnico del Sunderland. I Black Cats hanno formulato un'offerta vicina agli 8 milioni e, nonostante la profonda di stima di Conte, il tuttofare toscano potrebbe partire. In entrata sembra essere questione di ore l'ufficialità di Ogbonna dai cugini granata. Valutazione alta per il colored di Cassino ma giustificabile per talento e prospettiva del ragazzo. Il difensore con la percentuale più alta di passaggi riusciti dell'intero campionato. Marotta continuerà a lavorare per un esterno di sinistra, la priorità sembra essere Kolarov, più di Zuniga. Non facile insomma.
la Lazio si è ritrovata ieri, ed aspetta con ansia la finale di Supercoppa Italiana contro la Juve. Tifosi entusiasti per il mercato biancoceleste, con le riconferme di Hernanes, sempre corteggiato, e di Miro Klose. Sono arrivati Vinicius, Novaretti e Perea, tre vere e proprie scommesse e con sei mesi di ritardo anche Felipe Anderson dal Santos. Lucas Biglia dall'Anderlecht è un ottimo colpo per la mediana laziale. Tare sempre alla finestra per Matri nonostante il giocatore preferirebbe il Milan. Di oggi la notizie della squalifica di Mauri, che rischia 4 anni di squalifica per doppio illecito sportivo. Oltre alla penalizzazione di qualche punto in classifica, la società dovrà tornare sul mercato per rimpiazzare il capitano biancoceleste.
a Livorno confermato il tecnico della promozione, Nicola. Arrivati Bardi e Benassi dall'Inter, al quale è tornato Duncan per fine prestito, si cerca Acquafresca ma si sogna Milevskiy, ora molto vicino, ex astro nascente del calcio ucraino. Anche Bolzoni e Marco Rigoni nel mirino di Capozucca.
il Milan corre già verso il preliminare di Champions. Galliani continua a ripetere che prima di comprare occorrerà vendere. Robinho è vicino al rientro al Santos, Boateng sogna la Premier ma è richiesto in Turchia. Saponara e Poli già aggregati alla squadra, così come Oduamadi, grazie all'exploit in Confederation con la Nigeria, ed il baby Vergara. Hanno salutato Yepes ed Ambrosini, e presto potrebbe seguirli Flamini che non ha accettato la proposta biennale di rinnovo del contratto. Piace Ljajic, e ad Allegri piace anche Matri. Sempre caldo il nome di Honda, anche se l'A.D. rossonero ne ha parlato come possibile acquisto di gennaio. Ad Allegri piace Astori, forse anche Ranocchia, nonostante dai piani alti continuino ad affermare il contrario. Montolivo sarà il prossimo capitano.
Napoli un vero e proprio cantiere aperto. Con l'ufficialità della cessione di Cavani al PSG, del dimissionario Leonardo, il tesoretto da 70 milioni sarà disponibile per accontentare Benitez. In porta è arrivato Rafael dal Santos, ma non è un segreto che il sogno sia Julio Cesar in uscita dal QPR. Chiusi Mertens, folletto belga del Psv già giustiziere del Napoli in Europa League, e Callejon, ventiseienne ex Real. Sono loro i primi rinforzi per il 4-2-3-1 di Benitez. Si lavorerà per un difensore centrale da affiancare al capitano, e si cercherà di chiudere la difficile trattativa per Gonalons. Come sostituto di Cavani si è parlato di Torres, inarrivabile, Dzeko e Damiao. Il corazziere di Porto Alegre è però il più vicino nonostante una richiesta di 25 milioni.
a Parma è arrivato Cassano. Vuole giocarsi le possibilità per il Mondiale brasiliano. Sarebbe il suo primo mondiale, a 32 anni, e ritroverà uno dei tecnici con il quale si è trovato meglio, Donadoni. In Emilia è arrivato come contropartita parziale nell'affare Belfodil. oltre al rientro dei prestiti sono arrivati Chibsah via Juve, Felipe dal Siena, ed Antonis dal Sidney di Del Piero. Ghirardi vorrebbe riportare Zaccardo al Tardini, emarginato nel progetto Milan, e preme per Gabionetta del Crotone e Silvestre.
la Roma si affida ad un altro spagnolo, nella speranza che vada meglio che col precedente. Rudi Garcia da Lille, è accreditato come l'uomo giusto. Disporrà di una squadra qualitativamente ottima ma troppo lunatica. La solita certezza sarà rappresentata dal Capitano. De Rossi come ogni anno sembra in procinto di partire. Ora o mai più. Priorità alla porta dove aspettano De Sanctis. Per la difesa è arrivato Benatia, perfetto nella difesa a 3, da testare nella difesa a 4 di Garcia. Si proverà a trattenere Marquinhos inseguito dalle big europee, Barça in primis. Ad un passo Strootman, uomo chiave del Psv e degli Orange di Van Gaal, per una cifra intorno ai 17 milioni. Bel colpo. Pjanic, insultato pesantemente ieri a Trigoria, potrebbe cambiare aria, così come il desaparecido Osvaldo, assente al raduno di ieri. Si lavora allo scambio Gilardino-Borriello e si spera che il Destro dello scorso anno fosse la brutta copia di quello vero. Si parla anche di Gervinho, in uscita dall'Arsenal, ma non sarà facile nonostante il ragazzo apprezzi il tecnico con il quale è esploso. Buona fortuna a Rudi.
alla Samp guida tecnica confermata. Ceduto Icardi e finito il prestito di Maxi Lopez, è arrivato Gabbiadini, acquistato in comproprietà con la Juventus nell'affare Zaza. Manolo dopo l'ottimo Europeo e la buona stagione rossoblù potrà consacrarsi. Sistemata la difesa con Vasco Regini e Salamon dal Milan. Seguiti con attenzione Paulinho del Livorno e Torosidis della Roma.
il Sassuolo neopromosso corre già da lunedì sotto la guida del confermatissimo Di Francesco. Arrivato Zaza, via Juve, sono stati acquistati Rosati dal Napoli e Acerbi dal Chievo. Anche Rossini e Kurtic saranno protagonista nella prima storica partecipazione della squadra emiliana. Non ci saranno più Boakye e Chibsah per fine prestito. Piacciono Samuele Longo e Caprari in avanti, così come Rubin per la fascia sinistra.
il Toro ha lasciato andare via il capitano Bianchi ed attende il concretizzarsi del passaggio di Ogbonna agli odiati cugini per accogliere Immobile. in difesa si registrano gli acquisti di Bovo e Moretti dal Genoa. A centrocampo è arrivato Farnerud dallo Young Boys e il baby Bellomo dal Bari ed El Kaddouri da Napoli. in attesa di conoscere la sentenza per gli illeciti di Gillet, Cairo si è tutelato con l'arrivo di Padelli e segue Pegolo e Viviano. Il vero acquisto è stata la conferma di Cerci.
anche a Udine si lavora già per il nuovo campionato, nell'attesa di riabbracciare uno stadio Friuli in fase di restyling. Oltre Padelli è partito Benatia, e dalla Roma sono arrivati Verre e Nico Lopez. In difesa sono tornati Naldo e Coda per fine prestito. è arrivato il ventenne brasiliano Jadson, il croato Bubnjic, del quale si dice un gran bene, oltre a Widmer, Kelava e Mlinar. L'infortunio di Brkic obbliga lo società a cercare un portiere ed i nomi sono quelli di Pelizzoli e del richiestissimo Pegolo.
il Verona, confermato Mandorlini, ha ingaggiato Luca Toni. sarà lui a guidare l'attacco gialloblù. arrivato anche Gonzalez, dopo un'altra grande annata in cadetteria, oltre a Donati retrocesso col Palermo e a Sapunaru, nazionale rumeno arrivato oggi. Sogliano ha chiesto Romulo e Neto alla Fiorentina, oltre a Cirigliano, talento del River Plate.
Aggiornamenti in continuo divenire.

f.a.

martedì 9 luglio 2013

l'importanza di chiamarsi Mario.

dal rientro di Mario Balotelli in poi è cambiato qualcosa. quel qualcosa che il PSG l'estate scorsa aveva definitivamente spazzato via. la presenza di top player in Italia. Super Mario nazionale ha avuto un grande impatto da gennaio alla fine di maggio, l'abbiamo visto tutti. Ha proseguito poi con una Confederation da applausi, finché è durato. Benone per il nostro calcio.
Dopo tanto parlare, poi, si è sbloccato il calciomercato. A rompere gli indugi la Juventus, con l'acquisto del pubblicizzatissimo top player inseguito da tre anni. é arrivato l'Apache di Ciudadela, Carlos Tevez, dalla bottega di Mansour. Al forte Carlitos la numero 10, che fu dell'ex capitano. La maglia più pesante, non solo per i 6 kg sovrappeso, e più fotografata del campionato sarà sicuramente la sua. Bienvenido!
Ad affiancarlo nel nuovo attacco bianconero ci sarà un gigante venuto da Pamplona, a costo zero. Cresciuto e diventato Re Leone a Bilbao. Un vero corazziere specializzato nel colpo di testa. Una soluzione completamente nuova per il gioco di Conte.
Sembrava andasse tutto bene ma ci risiamo, il Psg torna in Italia per il decimo scippo in due sessioni di mercato. Sarà, probabilmente, la prossima squadra di Cavani. Matador che sognava la Casablanca, ritroverà invece Lavezzi e forse, difficilmente, Ibra. Un attacco potenzialmente atomico, mal di pancia permettendo. Cavani porterebbe nelle casse del Napoli una liquidità enorme e tale da sognare una campagna acquisti da scudetto. Benitez, dopo il fallimento interista, torna in Italia per ridimostrare quanto sia vincente. Il Napoli ha in mano Callejon dal Real forse Damiao, in sostituzione del Matador, e Julio Cesar per la porta.
Top player che va, top player che arriva. A Firenze lo aspettavano da un mese, lo sognavano da un mese. Ieri la trattativa si è conclusa, finalmente. Mario Gomez, domani ventottenne, 113 gol in 174 reti con il Bayern. Il SuperMario tedesco non giocherà la Champions, la competizione nella quale è riuscito a mettere a segno 22 reti nelle ultime tre edizioni, dietro solo a Messi e CR7. Giocherà però tanto nella Viola, per non perdere il Mondiale in Brasile. A Monaco sarebbe stato un panzer in gabbia, nell'attuale serie A è più che benvenuto.
Non possiamo ancora permetterci i Neymar, e gli altri Top che cambieranno squadra. Ma siamo in grado di sfruttare gli esuberi di valore assoluto che le big Europee ci offrono. Comunque un bel modo per rivitalizzare un campionato che stava perdendo di prestigio, e che ha bisogno dell'entusiasmo e dei sogni dei tifosi per tornare ad essere, prima o poi, il campionato più bello del mondo.
Nella Milano rossonera sono arrivati ad oggi i giovani Saponara e Poli. Si cederanno Boateng, in fuga verso la Premier, e Robinho. Poi Galliani tenterà il solito colpo in saldo di fine agosto, senza dimenticare che il primo Big, l'hanno riportato loro in Italia a gennaio, il Mario italiano.
L'Inter ha già accolto Campagnaro, Andreolli, Icardi e Belfodil su tutti. Mazzari ha le idee chiare ma il mercato non è facile. Senza cessioni è difficile per tutti acquistare. Ma già Mazzarri è un ottimo acquisto per un nuovo progetto, lui il patentino d'allenatore ce l'ha, non come il suo predecessore...
Non è ancora tempo ma... Ben tornata Serie A.


f.a.



martedì 21 maggio 2013

l'ultima di campionato.


É finito un altro campionato. Quasi nessuno aveva qualcosa da chiedere a questa trentottesima giornata. Il terzo posto però, valevole per l'accesso ai preliminari di Champions, era ancora in bilico.
Il Milan, impegnato a Siena, è quello orfano dei top player persi nella rivoluzione estiva. Allegri è stato il timoniere di una squadra che, dopo una falsa partenza, ha ripreso a navigare in acque tranquille intraprendendo una rimonta insperata, grazie all'esplosione di alcuni giovani e alla ciliegina Mario Balotelli. Proprio Mario, spinto lievemente da Felipe, ha guadagnato il penalty incriminato di Siena. Dopo il vantaggio iniziale della Robur, già retrocessa, Mario ha trasformato l'ennesimo penalty della sua carriera, centrando il dodicesimo gol stagionale in tredici partite. Sull'1-1 ci ha pensato il quasi sempre bocciato Mexes, con caparbietà, a battere un super Pegolo regalando il terzo posto al Milan. Esplosione di gioia rossonera a Siena, in campo ed in tribuna. Esplosione di rabbia, invece, a Firenze e a Pescara, dove i viola, annientando con un quasi tennistico 5-1 un indecoroso Pescara, hanno sfiorato fino all'ultima la Champions, perdendola sul filo di lana. Recriminazioni a catena dall'entourage viola, per quel rigore...dubbio. Europa League per Montella. L'ex aeroplanino può vantarsi di aver reso il suo centrocampo come il più “spagnoleggiante” d'Italia. Bel gioco, forse il migliore del campionato, ottimi risultati, così come le intuizioni fatte in sede di mercato. Poi l'esplosione di Ljajic, finalmente. Jovetic invece, a tratti, è parso già lontano da Firenze. Le grandi orecchie, forse, l'avrebbero potuto trattenere. Ora la voglia di fare il salto di qualità prevarrà.
L'Udinese e l'Europa League erano distanti solo 3 punti. Missione compiuta, ancora, per Guidolin e soci. 5 gol a Milano in casa dell'Inter. Quinto posto per i friulani, davanti a squadre più blasonate come le romane e l'Inter, appunto. Ventitreesimo gol stagionale per capitan Totò, grazie all'ennesima prodezza. Mai un gol banale.
L'altro vero miracolo si chiama Catania al record di punti in serie A, cinquantasei. Sopra l'Inter, e con il sogno Europa mai così vicino. Maran ha raccolto le solide basi lasciate in eredità da Montella, ed ha portato il clan degli argentini a brillare più che mai. Ora, sotto l'Etna, aspettano di vedere cosa cambierà il mercato, da Papu Gomez in poi...
Le romane si giocheranno tutto nella finale di Coppa Italia. In regalo l'ultimo posto valido per l'Europa League. Sarà uno spareggio durissimo e decisivo per entrambe. I biancocelesti di Petkovic sono stati strepitosi fino a quando hanno avuto benzina e cambi sufficienti per affrontare i tanti impegni. Pagano, forse, le scelte societarie che hanno escluso dalla rosa quei ricambi che in alcuni momenti sarebbero stati vitali. Zarate e Diakitè prima, Cavanda poi.
Giallorossi vincenti all'ultima gara casalinga contro un Napoli già sazio, Cavani a parte. La finale dell'Olimpico potrebbe, in parte, salvare una stagione da dimenticare considerato il potenziale valore della rosa. Zeman assolutamente bocciato. Da salvare pienamente il solo Totti, autore quest'anno dell'ennesimo record e segnalato per una freschezza atletica dimenticata.
Parma salvo in anticipo, ma remissivo troppo presto. Un ottimo girone d'andata, un deludente girone di ritorno. Decimi.
Il Cagliari dopo l'arrivo del duo Pulga-Lopez ha fatto un campionato straordinario. Si è parlato tanto delle vicende extra-calcistiche. Da Is Arenas al presidente Cellino. Si è parlato meno di una squadra che senza il proprio pubblico, con un campionato fatto quasi esclusivamente in trasferta, avrebbe infiammato notevolmente i propri tifosi. Oltre ad Astori, ormai stabile nel clan azzurro, premiato il folletto Sau, dodici gol stagionali, e la sicurezza Agazzi. Premiati.
Di note dolenti, però, ce ne sono eccome. L'inter. La seconda peggiore stagione di sempre per la squadra nerazzurra. Sedici sconfitte stagionali. Gol subiti superiori ai gol segnati. Fuori dalle coppe. Tracollata. Di alibi ce ne sarebbero, si. Ma anche di colpe oggettive ad allenatore e staff dirigenziale. Nono posto e rifondazione in arrivo. Moratti permettendo.
Bologna, Atalanta, Chievo, Torino. Stagioni tranquille per loro, eccezion fatta per i granata che hanno rischiato sul finire di stagione. Curva Maratona che ha salutato il capitano Rolando, che ha lasciato con un gol pieno di rabbia i propri affezionati. Ottimi Diamanti, Thereau, Bonaventura e Denis. Se ne sono accorti tutti, le possibilità che non cambino maglia nel mercato che verrà sono poche.
Restano le retrocesse e chi si è posizionato a ridosso del terzultimo posto. Pescara improponibile. Delli Carri non è stato uno dei migliori difensori della storia della serie A e quest'anno si è dimostrato come il peggiore del campionato nell'allestire una squadra. Pescara parso sin da subito non all'altezza dopo il trionfale cammino dello scorso anno. 22 punti totali. Un insuccesso. 
Palermo caotico, come sempre, come il suo presidente. Mercato deludente, squadra a Sannino, presentato come una sicurezza. Ma Zamparini crea, disfa, ricrea, distrugge. L'improvvisazione ha portato alla retrocessione dopo 9 anni di serie A. Addio anche a capitan Miccoli, invitato recentemente anche dal Patron a cambiare aria. Anche lui ha scelto di salutare i suoi tifosi con una prodezza. Amarcord.
Siena, come detto in apertura, che nonostante la retrocessione ha onorato fino all'ultimo un campionato sfortunato. La penalizzazione ha tagliato le gambe ad una squadra che già in estate sembrava data per spacciata. Hanno fatto il massimo, non è comunque bastato. Auguri.
Genoa, loro si sono salvi. Ma non sufficienti. Anche qui Preziosi si è divertito a giocare con il fuoco. Ha rischiato. Si è salvato. Sarebbe dovuta essere la stagione del riscatto. É stata, invece, la stagione della paura. Decisivo Marco Borriello e i rinforzi difensivi di gennaio.
Juventus già campione, ha confermato Conte ed ora dovrà pensare solo al mercato. Cercherà di accontentare le richieste del proprio allenatore ma non sono chiare le reali risorse economiche disponibili per i rinforzi estivi. Per la cronaca perde a Genova l'ultima stagionale. La Samp è l'unica squadra a non aver perso con i bianconeri in questo campionato. Da segnalare l'ennesimo episodio sfortunato riguardante Bendtner: in pochi minuti rottura del polso e squadra in dieci uomini. Lui, come Anelka, saranno tra quelli che l'anno prossimo non ci saranno più.
Napoli ha già salutato Mazzarri, che lascia dopo l'ultima gara disputata all'Olimpico. Lascia dopo 4 anni e dopo una crescita tangibile. Una crescita che ha portato Napoli a sognare lo scudetto. Il secondo posto con 78 punti è il frutto di un'altra grande stagione che chiude degnamente un ciclo. Il bilancio del tecnico parla di una Coppa Italia e di una presenza europea costante. Mazzarri aveva iniziato la propria avventura con una sconfitta per 2-1 con la Roma. Ha chiuso nello stesso modo. Ma a Napoli ha quasi fatto un miracolo. Ora sul mercato, se lo contendono Inter e Roma. Così riportano i giornali. Chi lo prenderà, farà un grande acquisto.
A quanto pare sul mercato ci sarà anche Allegri, scaricato indegnamente dopo una rincorsa miracolosa. Uno scudetto, un secondo posto ed un terzo posto senza Big nello scacchiere. Fondamentale è stato SuperMario nella rincorsa, vero, ma Max avrebbe meritato maggior rispetto e riconoscenza. L'estate sarà calda, si spera.
Ciao Campionato.

f.a.

giovedì 9 maggio 2013

sembra quasi tutto deciso.

il turno infrasettimanale sembra aver spazzato via quasi ogni dubbio circa i pochi verdetti ancora in bilico.
Il Napoli ha affossato il Bologna al Dall'Ara con 3 gol in venti minuti. A segno i due trascinatori della squadra, Hamsik e Cavani. I due, orfani di Lavezzi, sono stati i leader dei partenopei, valorizzati al massimo da Mazzarri. Terzo anno di fila che il Matador supera quota venti gol in campionato. Se nelle ultime due partite dovessero arrivare ulteriori sei punti il Napoli batterebbe il record di punti in campionato stabilito da Maradona e compagni. Insomma, un capolavoro.
Il Milan, di scena in un gremito Adriatico, affrontava un Pescara già retrocesso e privo di motivazioni. Balotelli e compagni annichiliscono l'imbarazzante difesa abruzzese con 4 gol. Super Mario raggiunge l'11esimo gol in 11 partite di campionato. Apre siglando il diciasettesimo rigore consecutivo della sua carriera. Cecchino. Ad un passo la matematica qualificazione ai preliminari della prossima Champions League per i rossoneri.
Fiorentina corsara con il minimo sforzo a Siena, nel derby toscano. Bianconeri della Robur quasi matematicamente retrocessi in serie B. Il quarto posto in classifica per i Viola, invece, sembra già scritto.
L'Udinese dei miracoli, giunta al sesto successo consecutivo, s'impone 3-2 al Barbera, e condanna moralmente i rosanero ad una retrocessione sempre più vicina. E se per una volta Totò sbaglia un rigore e non entra nel tabellino dei marcatori, ci pensano Muriel, arrivato a quota 10 in campionato, e due difensori a spedire Miccoli e compagni alle porte dell'inferno. Le ultime due gare potrebbero regalare ai friulani la qualificazione in Europa League e il superamento dei punti ottenuti nella passata stagione. Ennesimo traguardo eccezionale ad un passo.
La Roma, dopo il successo all'ultimo respiro di sabato al Franchi, inciampa davanti al proprio pubblico contro un Chievo piuttosto intraprendente che trova con Thereau la matematica salvezza per il quinto anno di fila. L'Europa, per i giallorossi, dipenderà ora dall'esito della finale di Coppa Italia contro i cugini biancocelesti.
Laziali che raggiungono la Roma a quota 58, grazie ad una vittoria in casa dell'Inter. Nerazzurri ufficialmente fuori dalle Coppe dopo tredici anni. Stagione maledetta che sembra non avere fine. La papera di Handanovic ed il rigore di Alvarez sono l'ennesima conferma di un'annata stregata. E domenica a Marassi, contro un Genoa in cerca di punti salvezza, mancherà l'intero reparto difensivo.
Il Catania dei record si accontenta di un pari contro la Samp, da ieri matematicamente salva. Etnei che proveranno a raggiungere l'ottavo posto ora distante solo una lunghezza. E sabato al Massimino arriva il Pescara già retrocesso...
Sul neutro di Trieste, lo spareggio per il decimo posto tra Cagliari e Parma, viene deciso da Rosi allo scadere.
L'osceno pareggio dell'Olimpico di Torino tra granata e Genoa, ha la forma del più classico biscotto. Si è giocato poco e si è pensato troppo, al risultato del Barbera. I fischi dello stadio rendono l'idea di come questa partita non si sia praticamente giocata.
Della partita di Bergamo, non si ricorderà la presenza dei Neo Campioni d'Italia o la salvezza matematica degli Atalantini, bensì gli scontri tra quei tifosi (?) presenti allo stadio Atleti Azzurri d'Italia. Si sarebbe dovuto giocare in un'atmosfera festosa. No. L'antispettacolo si è visto fuori dallo stadio prima, e sugli spalti poi, con lo scontro condito da fumogeni e dai lanci di piastrelle. Risultato 7 feriti. In campo ha vinto la Juve, imbottita di riserve, con un gol di Matri dopo un lancio illuminante di Pirlo.
Sabato e domenica, probabilmente delineeranno ancora di più le situazioni ancora in bilico. Buona visione. E che sia spettacolo . . .

f.a.


martedì 7 maggio 2013

l'importanza dei bomber.

scudetto assegnato. Juventus campione con 3 giornate d'anticipo. miglior attacco e miglior difesa del torneo, ad oggi. secondo successo di fila per i bianconeri. L'anno scorso vinsero da outsider, grazie ad una lunga rimonta sul Milan favorito. Quest'anno, da favoriti, hanno condotto in testa dall''inizio alla fine. Cambiato il modulo, inserito Asamoah nello scacchiere, e scoperto il gioiello Pogba. Ma per l'Europa che conta servirà molto altro in sede di mercato, come confessa da giorni ai quattro venti il capo-popolo Antonio Conte.
Il Napoli sembra aver blindato il secondo posto, grazie soprattutto ad un Cavani sempre più leader della classifica cannonieri, e forse sempre più lontano dal Vesuvio. 
L'ultima giornata ha consegnato al Milan una maggior tranquillità nella corsa alla Champions, con il +4 sui viola. Ljajic e compagni hanno perso all'ultimo respiro una partita che forse avrebbero meritato di vincere. Il Milan, senza incantare, ha fatto sua, nei minuti finali, la pratica Torino. Da 3 punti il nono gol in campionato di Balotelli. Un fattore in questa serie A.
La Roma ha ritrovato Osvaldo e la speranza viva di un posto in Europa League. La continuità non è stata l'arma migliore dei giallorossi, altrimenti chissà...
L'Udinese continua nella corsa all'Europa, dimostrando di godere di ottima salute come testimoniano le cinque vittorie nelle ultime cinque gare. Di Natale per il quinto anno consecutivo ha raggiunto la quota di venti gol a campionato. Sempreverde.
A insidiare la rincorsa dei friulani c'è la Lazio, finalista della prossima coppa Italia, che annienta un arrendevole Bologna con un tennistico 6-0, grazie al pokerissimo di Klose. Il tedesco, interrotto il digiuno del 2013, proverà a riportare i biancocelesti di Petkovic in Europa per riprendere l'ottimo cammino mostrato nell'ultima Europa League.
L'Inter, straziata dagli infortuni, ha vinto solo due delle ultime sette gare e non arriverà probabilmente in Europa. Sarà forse il male minore per una squadra che l'estate prossima potrebbe subire una vera e propria rivoluzione. 
Il Catania continua ad incantare ed ha raggiunto la somma record di 51 punti in campionato. Gli etnei rimarranno senza Europa ma l'annata verrà ricordata come la più positiva della storia del club. 
In fondo alla classifica il Pescara saluta anticipatamente la serie A, e ritorna nel campionato cadetto dopo l'impresa dello scorso anno alla guida di Zeman. 
Il Siena, penultimo, sembra ormai spacciato, mentre altre tre squadre in 4 punti si giocheranno fino alla fine la permanenza in A. Ad oggi, Torino e Genoa, avversari domani, sembrano essere leggermente favorite nei confronti del Palermo, terzultimo, distante 3 punti dai rossoblù. Miccoli ha ribadito che la gara di domani al Barbera rappresenterà l'ultima spiaggia per i rosanero. Come dargli torto?!
Il Genoa, ospite a Torino, proverà a vincere anche la terza gara consecutiva in questo campionato, aggrappandosi alla vena realizzativa di Borriello, dodici gol stagionali, e Floro Flores. 
Stasera si torna in campo, con l'anticipo Roma-Chievo. Domani tutte le altre gare. Sarà una questione di Bomber...

f.a.

lunedì 8 aprile 2013

non ci facciamo mancare niente...

è lunedì ed il week-end calcistico non è ancora finito. eppure oggi i giornali sono già pieni di episodi da moviola, come ai bei tempi. episodi decisivi e contestati a Firenze e soprattutto a Milano. Tagliavento e Gervasoni assolutamente insufficienti per tutti i quotidiani. si lamentano un po' tutti, ora che si corre verso il rush finale del campionato.
è stata la giornata delle esultanze senza calzoncini, delle risse, delle dediche a chi non c'è più, e delle polemiche.
Sabato la Juve ha vinto 2-1 con un quasi retrocesso Pescara. Da segnalare la doppietta di Vucinic, arrivato al nono gol in campionato. Festa senza pantaloncini per il montenegrino. Restano a riposo per Pirlo, Marchisio e Buffon. Dovranno pensarci loro a suonare la carica per la difficile remuntada di mercoledì con i freschi campioni di Germania del Bayern. La birra dei festeggiamenti potrebbe essere un fattore, sperano a Torino.
Per l'aperitivo domenicale il Milan andava di scena a Firenze. Balotelli multato per essere stato sorpreso a fumare nel treno per Firenze, ha steccato per la prima volta da quando è arrivato in rossonero. L'espulsione di Tomovic ed i gol di Montolivo prima, e Flamini poi, sembravano aver comunque indirizzato la gara ma, due rigori in favore dei viola hanno riportato la gara sul pari. Tagliavento ripetutamente insufficiente in questa gara. Catania-Cagliari avara di emozioni e Siena-Parma sull'onda del Massimino. Seconda vittoria consecutiva del Palermo che si porta a quota 27, appaiandosi a Genoa e Siena. Miccoli ed Ilicic sembra stiano riprendendo a fare quello che avevano fatto vedere troppo raramente nelle precedenti ventinove giornate. Sarà una lotta fino alla fine con Genoa e Siena. L'Udinese ritrova Di Natale che incanta il Friuli con un gol, il secondo, d'autore dedicato a Califano, scomparso in settimana. Udinese a meno cinque dall'Europa League. Posticipi domenicali a Napoli e Milano. Partenopei per consolidare il secondo posto e allungare sul Milan, prima dello scontro diretto di domenica a San Siro. Prima Pandev e poi un caldo Dzemaili chiudono la pratica Genoa. Frey, para un rigore a Cavani e gli nega a più riprese la gioia del gol. Napoli secondo da solo a meno nove punti dalla Juve e a più quattro sul Milan. A Milano, un'Inter quasi spuntata festeggia le 600 gare in serie A di Capitan Zanetti ed insegue il sogno dell'Europa che conta. Un incredulo Rocchi festeggia il vantaggio, ed il gol numero 100 in serie A. Pareggia il folletto Bonaventura, ieri sontuoso. La doppietta di un quasi irriconoscibile Alvarez, porta i nerazzurri di Milano sul 3-1. La pazzia dell'Inter si materializza quando Gervasoni vede un mani di Samuel in area e regala di fatto un penalty all'Atalanta. Denis fa 3-2. Lo stesso Tanque si ripete pochi minuti dopo scagliando un violento rasoterra alla destra di Handanovic. L'Atalanta ci prende gusto e Bonaventura dal fondo mette dentro un'altra palla al veleno per il Capitano Atalantino che fa tripletta e fissa il punteggio sul 3-4. Dodici minuti per una rimonta incredibile. C'è ancora tempo per un errore inenarrabile di Ranocchia sotto porta e per raccontare delle vecchie ruggini tra il Levriero Schelotto ed i suoi ex compagni. Un siparietto inguardabile chiude una partita pazza. L'Atalanta dedica la vittoria al suo ex presidente Ruggeri, mancato in settimana. E stanotte il derby di Roma, che non vale uno scudetto ma da quelle parti vale quasi una stagione, chiuderà questa trentunesima giornata. Infuocata. e c'è da aspettarsi che sarà così anche per le prossime sette gare.

f.a.

lunedì 4 febbraio 2013

Dopo il mercato, parola al campo.

Il campo non mente mai. Dopo tante chiacchiere sul mercato, acquisti riusciti e acquisti mancati, ha potuto parlare finalmente il campo.
Ha inaugurato la giornata la gara dell'Olimpico di venerdì tra i giallorossi padroni di casa ed il Cagliari. In pochi avrebbero scommesso su un successo così ampio degli ospiti, prima della gara. La Roma ha confermato il suo rendimento altalenante e tutta la confusione della settimana di vigilia, con le vicende Zeman, l'infinito caso De Rossi e la barzelletta Stekelenburg, si è poi vista sul campo da gioco. Capitan Totti a parte, la squadra ha mostrato, come già capitato, di non avere un'anima e di essere un cantiere aperto. Scontenti del mercato invernale e per i risultati ottenuti dal boemo fin qui, i tifosi dellla curva sud hanno invitato la dirigenza a cambiare la guida tecnica. Chiesto e fatto. Zeman esonerato, e quest'avventura Bis è stata assolutamente da dimenticare. Detto questo, è giusto elogiare un Cagliari quasi perfetto trascinato dal folletto Sau e da un Nainggolan sempre più pronto per altri palcoscenici. Vittoria importantissima per i sardi.
Torino e Samp, due tra le squadre più in forma del campionato, hanno dato vita ad un match assolutamente avaro di emozioni, preferendo il punticino allo spettacolo.
Al San Paolo, un Napoli in odore di vetta affrontava la bella realtà catanese spazzata però via in un tempo solo da Hamsik, che per somma di assist e gol è al momento il centrocampista più decisivo in Europa, e da Capitan Cannavaro che, con il gol, si sarà forse scrollato il periodo di accuse per il calcio-scommesse. Aggancio momentaneo al primato ottenuto con il minimo sforzo per gli Azzurri. E con un mercato di gennaio che sembra aver puntellato e limato i difetti di questa squadra, la corsa allo scudetto sembra quanto mai possibile.
Nell'anticipo domenicale di mezzogiorno la Juve va al Bentegodi, a casa di un Chievo che 8 giorni prima aveva matato la Lazio a domicilio. Juve che nonostante le numerose assenze, risponde agli azzurri napoletani già dopo 10 minuti dall'inizio del match. Ci pensa poi un ritrovato Lichtsteiner a chiudere il primo tempo con la rete del 2-0 suggellando una prestazione di alto livello. Non hanno contribuito al risultato gli unici due acquisti di gennaio. Il giudizio su Anelka, quindi, sarà rimandato alle prossime uscite.
Il pomeriggio poi vedeva in campo tutte le altre squadre ad eccezione di Milan e Udinese, protagoniste poi del posticipo serale.
A Firenze, dopo aver raccolto 1 punto in 4 partite, ci si aspettava il ritorno alla vittoria, seppur il calendario non regalasse di certo una partita agevole sulla carta. Jovetic mancava da un po' l'appuntamento con il gol, finalmente arrivato a chiudere il match contro i ducali, dopo il vantaggio di testa di Luca Toni. Decisivo per i viola anche il rientro di Pizarro, fondamentale per i viola di Montella.
A Marassi andava in scena Genoa-Lazio. I Rossoblù, dopo aver cambiato tanto in questo mercato invernale, e dopo essere passati in mano al rientrante Ballardini, venivano dal pareggio dello Juventus Stadium. Laziali, stanchi e sazi dalla vittoriosa semifinale di metà settimana contro i bianconeri di Torino, ed anche rimaneggiati da squalifiche ed infortuni incappano in una rocambolesca sconfitta per 3-2 che rianima fortemente il Grifone. In questo caso, il mercato di gennaio darà una grossa mano ai genoani.
Zamparini in questa sessione di mercato ha deciso di tentare una rivoluzione per scacciare lo spettro della retrocessione. Tante novità, molte dall'estero, e l'assenza di Miccoli, troppo pesante per la già scarsa vena realizzativa dei rosanero, penultimo attacco del torneo. Bene l'Atalanta che vince meritatamente e ritrova il sorriso del suo top-player Denis.
All'Adriatico è andata in scena la sagra del rigore. Tre assegnati e 2-1 per il Pescara, trascinato da un quasi imprendibile Weiss. Nella ripresa si concretizza però la rimonta del Bologna che con Gilardino prima, e con una prodezza di Konè poi, regala un'altra domenica amara all'undici di Bergodi.
Al Franchi di Siena si affrontavano i bianconeri padroni di casa e l'Inter. Mercato della Robur condizionato dalla crisi economica della Banca Montepaschi e dalla posizione in classifica piuttosto complicata. Solo così si può spiegare la cessione del perno difensivo Neto, venduto per poco meno di 10 milioni agli ucraini della Dinamo. Davanti l'Inter, rinforzatasi all'ultimo minuto del mercato con 3 nuovi centrocampisti grazie al tesoretto incassato dalle cessioni di Sneijder e Coutinho. Il Levriero Schelotto, di gran lunga il peggiore in campo ieri, e Kuzmanovic subito titolari. Kovacic invece, baby-croato di cui si parla un gran bene, inizialmente in panchina. Vince il Siena 3-1, trascinato da un Sestu in versione funambolo e dal nuovo arrivato Emeghara, colored effervescente. Ossigeno per i senesi e nuovo stop per Stramaccioni.
Le luci di San Siro del posticipo domenicale sembrano far parte di un copione già scritto per il ritorno in Italia di Balotelli. L'acquisto più costoso del mercato invernale, e rinforzo vero per una squadra che continua a non nascondere però evidenti lacune difensive.
Mario, appunto. Girata mancina dentro l'area di rigore ed esultanza alla Ibra, con un sorriso grande così. Poi una sassata da lontano indirizzata al sette che ha chiesto gli straordinari a Padelli, un palo e altre belle giocate. Nel mezzo uno svarione di Bonera porta al gol dell'Udinese con Pinzi e nonostante il Milan continui a dominare, cogliendo anche una traversa la gara sembra avviata sul pareggio fino al 93'. Hertaux contrasta Il piccolo faraone entrato in area, fallosamente secondo l'arbitro. Proteste giustamente animate dei bianconeri ospiti ma sul dischetto va ancora Mario, che diventa Super spiazzando Padelli e regalando 3 punti ai rossoneri che valgono l'aggancio ai cugini in zona Europa League. Balotelli è un fattore in questo campionato e già da ieri ne ha dato la prima dimostrazione facendo cantare San Siro e inserendo prepotentemente la sua nuova squadra come pretendente alla rincorsa verso l'Europa che conta, "balotellate" permettendo. Finalmente un top-player è tornato in Italia, e cosa ancora più bella è un Italiano.

f.a.