lunedì 8 aprile 2013

non ci facciamo mancare niente...

è lunedì ed il week-end calcistico non è ancora finito. eppure oggi i giornali sono già pieni di episodi da moviola, come ai bei tempi. episodi decisivi e contestati a Firenze e soprattutto a Milano. Tagliavento e Gervasoni assolutamente insufficienti per tutti i quotidiani. si lamentano un po' tutti, ora che si corre verso il rush finale del campionato.
è stata la giornata delle esultanze senza calzoncini, delle risse, delle dediche a chi non c'è più, e delle polemiche.
Sabato la Juve ha vinto 2-1 con un quasi retrocesso Pescara. Da segnalare la doppietta di Vucinic, arrivato al nono gol in campionato. Festa senza pantaloncini per il montenegrino. Restano a riposo per Pirlo, Marchisio e Buffon. Dovranno pensarci loro a suonare la carica per la difficile remuntada di mercoledì con i freschi campioni di Germania del Bayern. La birra dei festeggiamenti potrebbe essere un fattore, sperano a Torino.
Per l'aperitivo domenicale il Milan andava di scena a Firenze. Balotelli multato per essere stato sorpreso a fumare nel treno per Firenze, ha steccato per la prima volta da quando è arrivato in rossonero. L'espulsione di Tomovic ed i gol di Montolivo prima, e Flamini poi, sembravano aver comunque indirizzato la gara ma, due rigori in favore dei viola hanno riportato la gara sul pari. Tagliavento ripetutamente insufficiente in questa gara. Catania-Cagliari avara di emozioni e Siena-Parma sull'onda del Massimino. Seconda vittoria consecutiva del Palermo che si porta a quota 27, appaiandosi a Genoa e Siena. Miccoli ed Ilicic sembra stiano riprendendo a fare quello che avevano fatto vedere troppo raramente nelle precedenti ventinove giornate. Sarà una lotta fino alla fine con Genoa e Siena. L'Udinese ritrova Di Natale che incanta il Friuli con un gol, il secondo, d'autore dedicato a Califano, scomparso in settimana. Udinese a meno cinque dall'Europa League. Posticipi domenicali a Napoli e Milano. Partenopei per consolidare il secondo posto e allungare sul Milan, prima dello scontro diretto di domenica a San Siro. Prima Pandev e poi un caldo Dzemaili chiudono la pratica Genoa. Frey, para un rigore a Cavani e gli nega a più riprese la gioia del gol. Napoli secondo da solo a meno nove punti dalla Juve e a più quattro sul Milan. A Milano, un'Inter quasi spuntata festeggia le 600 gare in serie A di Capitan Zanetti ed insegue il sogno dell'Europa che conta. Un incredulo Rocchi festeggia il vantaggio, ed il gol numero 100 in serie A. Pareggia il folletto Bonaventura, ieri sontuoso. La doppietta di un quasi irriconoscibile Alvarez, porta i nerazzurri di Milano sul 3-1. La pazzia dell'Inter si materializza quando Gervasoni vede un mani di Samuel in area e regala di fatto un penalty all'Atalanta. Denis fa 3-2. Lo stesso Tanque si ripete pochi minuti dopo scagliando un violento rasoterra alla destra di Handanovic. L'Atalanta ci prende gusto e Bonaventura dal fondo mette dentro un'altra palla al veleno per il Capitano Atalantino che fa tripletta e fissa il punteggio sul 3-4. Dodici minuti per una rimonta incredibile. C'è ancora tempo per un errore inenarrabile di Ranocchia sotto porta e per raccontare delle vecchie ruggini tra il Levriero Schelotto ed i suoi ex compagni. Un siparietto inguardabile chiude una partita pazza. L'Atalanta dedica la vittoria al suo ex presidente Ruggeri, mancato in settimana. E stanotte il derby di Roma, che non vale uno scudetto ma da quelle parti vale quasi una stagione, chiuderà questa trentunesima giornata. Infuocata. e c'è da aspettarsi che sarà così anche per le prossime sette gare.

f.a.