giovedì 9 maggio 2013

sembra quasi tutto deciso.

il turno infrasettimanale sembra aver spazzato via quasi ogni dubbio circa i pochi verdetti ancora in bilico.
Il Napoli ha affossato il Bologna al Dall'Ara con 3 gol in venti minuti. A segno i due trascinatori della squadra, Hamsik e Cavani. I due, orfani di Lavezzi, sono stati i leader dei partenopei, valorizzati al massimo da Mazzarri. Terzo anno di fila che il Matador supera quota venti gol in campionato. Se nelle ultime due partite dovessero arrivare ulteriori sei punti il Napoli batterebbe il record di punti in campionato stabilito da Maradona e compagni. Insomma, un capolavoro.
Il Milan, di scena in un gremito Adriatico, affrontava un Pescara già retrocesso e privo di motivazioni. Balotelli e compagni annichiliscono l'imbarazzante difesa abruzzese con 4 gol. Super Mario raggiunge l'11esimo gol in 11 partite di campionato. Apre siglando il diciasettesimo rigore consecutivo della sua carriera. Cecchino. Ad un passo la matematica qualificazione ai preliminari della prossima Champions League per i rossoneri.
Fiorentina corsara con il minimo sforzo a Siena, nel derby toscano. Bianconeri della Robur quasi matematicamente retrocessi in serie B. Il quarto posto in classifica per i Viola, invece, sembra già scritto.
L'Udinese dei miracoli, giunta al sesto successo consecutivo, s'impone 3-2 al Barbera, e condanna moralmente i rosanero ad una retrocessione sempre più vicina. E se per una volta Totò sbaglia un rigore e non entra nel tabellino dei marcatori, ci pensano Muriel, arrivato a quota 10 in campionato, e due difensori a spedire Miccoli e compagni alle porte dell'inferno. Le ultime due gare potrebbero regalare ai friulani la qualificazione in Europa League e il superamento dei punti ottenuti nella passata stagione. Ennesimo traguardo eccezionale ad un passo.
La Roma, dopo il successo all'ultimo respiro di sabato al Franchi, inciampa davanti al proprio pubblico contro un Chievo piuttosto intraprendente che trova con Thereau la matematica salvezza per il quinto anno di fila. L'Europa, per i giallorossi, dipenderà ora dall'esito della finale di Coppa Italia contro i cugini biancocelesti.
Laziali che raggiungono la Roma a quota 58, grazie ad una vittoria in casa dell'Inter. Nerazzurri ufficialmente fuori dalle Coppe dopo tredici anni. Stagione maledetta che sembra non avere fine. La papera di Handanovic ed il rigore di Alvarez sono l'ennesima conferma di un'annata stregata. E domenica a Marassi, contro un Genoa in cerca di punti salvezza, mancherà l'intero reparto difensivo.
Il Catania dei record si accontenta di un pari contro la Samp, da ieri matematicamente salva. Etnei che proveranno a raggiungere l'ottavo posto ora distante solo una lunghezza. E sabato al Massimino arriva il Pescara già retrocesso...
Sul neutro di Trieste, lo spareggio per il decimo posto tra Cagliari e Parma, viene deciso da Rosi allo scadere.
L'osceno pareggio dell'Olimpico di Torino tra granata e Genoa, ha la forma del più classico biscotto. Si è giocato poco e si è pensato troppo, al risultato del Barbera. I fischi dello stadio rendono l'idea di come questa partita non si sia praticamente giocata.
Della partita di Bergamo, non si ricorderà la presenza dei Neo Campioni d'Italia o la salvezza matematica degli Atalantini, bensì gli scontri tra quei tifosi (?) presenti allo stadio Atleti Azzurri d'Italia. Si sarebbe dovuto giocare in un'atmosfera festosa. No. L'antispettacolo si è visto fuori dallo stadio prima, e sugli spalti poi, con lo scontro condito da fumogeni e dai lanci di piastrelle. Risultato 7 feriti. In campo ha vinto la Juve, imbottita di riserve, con un gol di Matri dopo un lancio illuminante di Pirlo.
Sabato e domenica, probabilmente delineeranno ancora di più le situazioni ancora in bilico. Buona visione. E che sia spettacolo . . .

f.a.


Nessun commento:

Posta un commento