lunedì 16 giugno 2014

mai un pareggio...

partenza sprint inaspettata per gli azzurri.
una vittoria per 2-1 contro gli inglesi nella gara iniziale va celebrata a dovere.
Marchisio prima, Balotelli poi a firmare il successo italiano. nel mezzo il pari di Sturridge. 
vittoria storica perché l'Italia ha stabilito un nuovo record per quanto riguarda il numero di passaggi completati in un match della coppa del mondo. 93,19% passaggi andati a buon fine. merito del doppio regista, e di un centrocampo tanto folto numericamente quanto tecnicamente dotato. 
sirigu tra i pali conferma l'indiscrezione trapelata in giornata, complice la doppia distorsione rimediata da Buffon. 
il sardo del Psg si è confermato una garanzia. sorprendente Darmian a destra, a conferma dell'ottimo campionato disputato col Torino. bene Barzagli che ha coperto, spesso, anche i buchi di Paletta. l'oriundo si dimentica Sturridge in occasione dell'1-1 e pare il più a disagio tra gli azzurri. sulla sinistra, complice l'assenza di De Sciglio, balla anche Chiellini. il centrocampo è il reparto più positivo. Verratti e Pirlo si calpestano meno i piedi di altre volte ed il gioco azzurro guadagna ricami degni del tiqui taka spagnolo. Marchisio sblocca la gara con un chirurgico destro da fuori, corre e combatte, incarnando il perfetto spirito da Mondiale. per De Rossi invece tanto lavoro sporco e 99 passaggi andati a buon fine. Candreva ha prima scaldato il piede con qualche traversone telefonato. poi qualità, tante ripartenze da perfetto contropiedista ed un assist al bacio per la testa di Mario, tornato Super. poi c'è Mario appunto. il più criticato quando non segna, il più idolatrato invece quando decide di essere decisivo. nelle amichevoli ha medie infime, per uno come lui. nelle gare ufficiali, invece, 11 gol in 17 partite. non propriamente un bottino scarno. Prandelli ha voluto valorizzare il nostro reparto più forte, facendo del palleggio la nostra arma migliore. Andrea Pirlo è stato delizioso per qualità di giocate e per quella traversa colpita dopo una punizione con effetto magico. urge comunque sistemare la difesa, rendendola ulteriormente impermeabile. 
la vittoria azzurra è avvalorata dalla concomitante sconfitta uruguaiana contro la sorprendente Costa Rica. alzi la mano chi aveva predetto un successo rossoblù ai danni di Cavani & soci! 
vantaggio iniziale su penalty per il Matador. A Fortaleza, però, la probabile cenerentola del girone di ferro spaventa tutti. i Centroamericani rimontano nella ripresa il vantaggio celeste, con la scheggia Campbell. Il costaricano cambia il match. il fulmine, di proprietà Arsenal, prima pareggia poi, dopo il sorpasso firmato Duarte di testa, serve Urena per il definitivo 3-1. la partita, prima noiosa, vive dalle fiammate costaricane. l'Uruguay ha mostrato evidentissime difficoltà nella costruzione del gioco. del resto Arevalo e Gargano non sono noti per le eccelse qualità in fase di manovra. urge il rientro di Suarez per mascherare le difficoltà celesti. con l'Inghilterra, nel prossimo match, ci si giocherà una grande fetta di qualificazione. i Ticos invece, sognano il passaggio del turno. entusiasmo e qualche buona individualità basteranno per sorprendere anche gli azzurri venerdì prossimo?
la Colombia, indicata da tutti come possibile sorpresa mondiale, ha aperto il girone C affrontando la Grecia. Cafeteros brillanti e spumeggianti. l'assenza del Tigre Falcao, assente nella spedizione brasiliana, per ora non si fa sentire. Cuadrado, James, Ibarbo e Teo sono protagonisti nella gara contro gli ellenici. 16 anni di assenza dai Mondiali per i Colombiani giustificano un entusiasmo esagerato. Maglie gialle ovunque nello stadio e per le strade di Belo Horizonte. a risultato tondo acquisito, 3-0, al via le danze orchestrate dal noto coreografo Armero. è proprio l'esterno mancino a sbloccare la gara dopo 3 minuti, su assist di Cuadrado. poi la Colombia aspetta e riparte con le fasce italiane. Samaras sportella con Yepes e Zapata, senza successo. bene Torosidis a destra, ma la Grecia si limita a tanto possesso e ad una traversa di Gekas. i Cafeteros chiudono il match con Teo Gutierrez, preferito a Jackson Martinez, e fanno il 3° con un delicato appoggio di James nel recupero, dopo un tacco di Cuadrado. Guarin, squalificato, rientrerà nel match di vertice con la Costa d'Avorio. 
Ottima comunque la partenza dei sudamericani.
in piena notte Costa d'Avorio e Giappone in campo per chiudere il girone C.
protagonisti i giocatori del campionato italiano. dopo un quarto d'ora Nagatomo pesca Honda in area, controllo e mancino pulito sotto la traversa. 1-0 per i Samurai. la squadra di Zac continua ad offendere in velocità con Uchida e Nagatomo sugli esterni, ma la fisicità degli Elefanti è esagerata ed inizia a prendere sol sopravvento. Yayà si candida a padrone del centrocampo, costruisce e conclude ma è l'ingresso di Drogba la chiave del match. Aurier, dopo un'ottima stagione in Ligue 1, pennella per la testa di Bony, bomber del Swansea. 1-1. Due minuti più tardi, Aurier dalla destra pennella ancora. stavolta è Gervinho a siglare il vantaggio in rimonta. Kawashima colpevole. la rimonta è completata. Didier si fa notare per una punizione velenosa sventata dal portiere nipponico, e per un tiro mancino finito a lato di un soffio. Ottima la partenza della squadra di Lamouchi. Zac invece dovrà superare la Grecia per non perdere la speranza di raggiungere gli ottavi. 
al via anche il gruppo E, con il primo match tra Svizzera ed Ecuador. Rueda, ct ecuadoriano aveva definito i rossocrociati come la squadra più forte del girone. ma nel successo per 2-1 degli svizzeri è stata fondamentale l'interpretazione dell'arbitro uzbeko. Irmatov ha concesso il vantaggio nella ripartenza di Behrami vittima di un fallo tattico ma lesto a concludere la ripartenza decisiva per il gol allo scadere di Seferovic. la partita è stata assolutamente equilibrata tra le due compagini, decisa dai due cambi dal mago Hitzfeld. L'ingresso di Mehmedi è stato decisivo per il pareggio sull'angolo dell'ottimo Rodriguez. Seferovic, come detto, la chiude sul finire del recupero. 2-1 finale. Aveva aperto le danze Enner Valencia, con un colpo di testa dopo un calcio di punizione. Montero e Valencia ottimi sulle corsie laterali e Caicedo pericoloso tra le maglie della vulnerabile coppia centrale Djorou-Von Bergen. Deludono Shaqiri e Stocker, così come l'unica punta Drmic. Il Tricolor in pieno recupero divora il possibile sorpasso con Behrami immolatosi per una prodigiosa chiusura. Non contento il napoletano organizza il contropiede al cardiopalma che regala i tre punti e la testa del girone agli svizzeri. 
a Porto Alegre esordio per Francia ed Honduras. sulla carta la regina e la cenerentola del girone E, quello della Svizzera. Galletti senza lo sfortunato ed infortunato Ribery e con Benzema leader della Nazionale. Deschamps propone il giovane Griezmann come sostituto di Frank. l'ex bianconero affida ad altri due baby come Varane e Pogba le chiavi dei rispettivi reparti. La Francia non vince e non segna in un gara d'esordio dal mondiale casalingo del 1998. Ieri si è imposta per 3-0 in una gara senza appello. Honduregni che si confermano avversari non trascendentali, che prediligono fumose ripartenze. Debuchy fa quello che vuole sulla corsia di Emilio, terzino del Celtic, mentre Valbuena prova ad ispirare Benzema. Griezmann balla tra le linee, più dentro al campo di quanto non faccia, bene, nella sua Real Sociedad. Colpisce anche una traversa, su cross dalla sinistra di Evra. Pogba, invece, è il solito mix di forza e tecnica e ci mette poco per finire nel mirino di Wilson Palacios, ex Tottenham. Al primo intervento duro del centroamericano anche Pogba prende il giallo per uno "sgambetto"di reazione. Il secondo scontro tra i due, costa carissimo ai centroamericani. calcio di rigore per i transalpini ed conseguente rosso per l'honduregno. Sul pallone va Benzema che spiazza Valladares. Riposo 1-0 Francia. Pronti via, dopo il riposo, un lancio di Cabaye ispira il sinistro di Benzema che colpisce il palo interno. non è finita perché la palla danza sulla linea di porta fino ad arrivare tra le mani di Valladares, che nel tentativo di bloccarla la perde per un attimo prima di riafferrarla. sugli spalti esultano, l'arbitro convalida il gol già prima di verificare il suo fischio con la Goal Line Technology. è la prima volta che la tecnologia chiarisce il più classico dei gol fantasma. tra le proteste generali si va sul 2-0. la Francia prova a dilagare ma l'Honduras chiarisce, con qualche deciso intervento, di non volersi offrire come vittima sacrificale. Dopo qualche tentativo fallito è Benzema ad arrotondare il risultato con un destro potente e beffardo. Partita ufficialmente chiusa e vetta del girone rubata alla Svizzera per differenza reti.
Nella prima gara del girone F, al Maracanà, è il turno dell'uomo più atteso del mondiale, Leo Messi. L'albiceleste contro i Dragoni Bosniaci, alla prima apparizione in un Mondiale della storia. dopo 3 minuti, lo sfortunato Kolasinac manda in vantaggio gli argentini con un'autorete. Bosnia quindi costretta a fare una partita diversa da quella che aveva probabilmente preparato mister Susic. la gara è noiosa, complice un'Argentina al di sotto delle attese. Messi non la vede mai, Aguero idem. Senza emozioni finisce il primo tempo. Sabella pensa e decide di cambiare, tornando al 4-3-3 offensivo che tutti aspettavamo di scoprire. dentro Higuain e il volante Gago per Campagnaro e Maxi. lo spento Kun si divora due reti, allora ci pensa Leo. si sveglia dal letargo ed inventa l'ennesimo dei suoi gol. dribbling stretti, conclusione, palla sul palo e poi si insacca alle spalle di Begovic. 2-0. prima magia mondiale di Leo. aspettava questo gol da 8 anni. ora non vorrà fermarsi. il secondo gol spazza la paura, rendendo il gioco argentino fluido, vivace e divertente. Lulic, tra i migliori dei suoi, verticalizza per Ibisevic che a 5' dallo scadere prova a riaprire la gara. Sabella si cautela togliendo Aguero ed inserendo Biglia. soffre ma porta a casa i primi 3 punti del mondiale. il Maracanà celebra Messi nell'attesa di rivederlo, magari, il 13 luglio, giorno della finale. 
la bosnia si conferma avversario ostico nonostante Pjanic e Dzeko, uomini simbolo, siano risultati tra i meno positivi. oggi in programma Nigeria-Iran a concludere il girone.
sarà poi il turno di Germania-Portogallo e Ghana-Stati Uniti. 
Ronaldo annunciato in costante ripresa, guiderà l'assalto ad una delle maggiori candidate alla vittoria finale. sarà, da subito, un bell'esame per tutti. 






f.a.

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