venerdì 20 giugno 2014

like a hurricane

un uruguaiano come un uragano. ha il volto del combattente. il carattere forte di chi, solo 29 giorni fa, è stato operato al menisco. la grinta e la classe di chi, con due giocate, ha asfaltato gli inglesi, suoi datori di lavoro. il Pistolero da Salto, meglio noto come Luis Suarez. ieri due gol per spingere gli inglesi sull'orlo del baratro. alla squadra di Hodgson non resta che sperare in qualche fortunosa e difficile combinazione di risultati. con due vittorie azzurre contro Costa Rica e Uruguay, e con un risultato più che positivo della stessa Inghilterra contro la Costa Rica, i leoni indomabili potrebbero accedere agli ottavi. difficilissimo. non impossibile. ma difficilissimo immaginarlo dopo ieri. Suarez decide la disperata sfida di San Paolo. Cavani si traveste da gregario, ma gli farei un grosso torto a definirlo semplicemente così. il Matador serve un assist al bacio per la testa di Suarez che sfugge alla marcatura di un rivedibile Jagielka e ruba il tempo ad Hart. il bomber ex Napoli agisce da centrocampista aggiunto, sacrificandosi tanto e lasciando la vetrina prestigiosa al compagno di reparto. Godin, nelle vesti di capitano, prende per mano il baby Gimenez e sfodera un grande match. Caceres non va mai in affanno, con le buone o con le cattive. Alvaro Pereira sembra un cugino del terzino dal passato interista. Rodriguez e Gonzalez corrono per due, Arevalo per tre. Muslera compie un miracolo sull'1-0, e si ripete in altre circostanze. si arrende solo al tocco ravvicinato di Wazza Rooney, su assist di Glen Johnson. nel primo tempo Rooney aveva colto una traversa di testa da zero metri. questo primo gol mondiale, sembra scrollargli di dosso un macigno. è un'Inghilterra più fresca e fluida grazie gli innesti di Barkley e Lallana. spingono forte sull'acceleratore e ad un tratto sembra quasi che l'inerzia del match possa cambiare. lo spettacolo è tanto. la gara è un inno all'intensità. un lancio lungo dalla difesa celeste coglie nuovamente impreparati i centrali d'oltremanica. la palla a Suarez. come una sentenza, la sua cannonata chiude il match.
stasera tocca a noi azzurri. fondamentale vincere, ma attenzione alla Costa Rica...
ieri a Brasilia, mezzogiorno ora locale, sono scese in campo Colombia e Costa d'Avorio. girone C.
la marea gialla colombiana invade lo stadio. in campo ritmi alti, confusione, dribbling e ripartenze fulminanti ma sterili. la Colombia è più tecnica, la Costa d'Avorio ha più fisico. le spettacolo non manca. James e Cuadrado sono sempre i più pericolosi. Teo si divora un gol grande quasi come una casa. Yayà zoppica, ma si esalta in una galoppata straordinaria fermata ad un passo dall'area colombiana. Aurier, a conferma di quanto fatto contro il Giappone, sfiora il gol dopo un doppio passo su Yepes. centesima con i Cafeteros per il difensore dell'Atalanta. poche le conclusioni a rete ma tanti ribaltamenti emozionanti nel primo tempo. il secondo tempo inizia con una traversa di Cuadrado. l'ala viola poi batte il corner del vantaggio. James di testa sovrasta Drogba e porta in vantaggio i suoi. solita danza di gruppo, solito spettacolo colombiano. James è forte. tanto. recupera una palla a centrocampo ed organizza il contropiede che porta al raddoppio sudamericano. segna Quintero, ex Pescara, subentrato ad Ibarbo. è ancora festa. Gervinho però decide che non è finita. si beve tre avversari e la mette alle spalle di un non perfetto Ospina. 2-1. la Colombia si abbassa e si difende, come Pekerman gli chiede di fare. soffre ma tiene botta. vince e va in testa al girone. quel girone che ci interessa da vicino per un eventuale ottavo di finale...
a chiudere il girone C, Giappone e Grecia nella Dunas di Natal.
entrambe sconfitte all'esordio ed in cerca di rilancio. Zac criticato dalla stampa nipponica per il non gioco espresso nella gara persa contro la Costa d'Avorio. finisce zero a zero contro una Grecia in dieci per espulsione al 38 di Katsouranis. il Giappone fa tanto possesso, quasi il 70% del totale, ma appare sterile e rischia abbastanza in ripartenza. Honda gioca troppo distante dalla porta per inventare qualcosa di pericoloso. Osako sfiora il gol. ci provano anche Torosidis e Konè, vicini alla gioia personale. Samaras tenta di sorprendere da centrocampo un non perfetto Kawashima. il risultato non si sblocca. Kagawa, subentrato, prova a guidare i suoi per l'assalto finale. tutto inutile. la grecia costruisce un fortino a difesa di Karnezis e porta a casa un pari importante. finisce una brutta partita che non condanna ancora nessuna delle due squadre. per quanto visto fin qui, possono essere considerate come le peggiori del girone. nell'ultima gara Zac affronterà i già qualificati colombiani, poi i greci sfideranno gli ivoriani. Colombia a parte, è tutto ancora aperto.
tra 7 ore toccherà agli azzurri l'imprevedibile esame con i centroamericani.
poi sarà il turno di Svizzera-Francia e di Honduras-Ecuador per il gruppo E.
noi tutti, stingiamoci a coorte!






f.a.

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