venerdì 13 giugno 2014

buona la prima...

è durata una mezz'ora scarsa la cerimonia inaugurale del Mondiale Brasiliano.
il teatro è stato l'Arena Corinthians di San Paolo, vestita di giallo e di verde.
una cerimonia criticata e un po' bizzarra. non sono comunque mancati i colori, la musica e la danza, quelli tipici del paese sudamericano.
il mare, il fiume e la foresta i temi rappresentati sul campo. sul palco le voci di Jennifer Lopez, dell'onnipresente Pitbull e dell'idolo di casa Claudia Leitte.
Poi il campo invaso di colori si è svuotato per lasciare spazio all'incontro.
un'attesa incredile. l'Hino da Indipendencia commuove tutti, anche i giocatori.
il fischio del giapponese apre le danze. l'Arena colorata attende in silenzio il primo squillo brasiliano. si avverte un velo di paura, pronto ad essere scacciato dopo il primo brivido procurato nell'area croata.
invece no. dopo 11 minuti di studio, Olic da sinistra mette una palla tagliata verso il centro. Marcelo in diagonale tocca maldestramente la palla indirizzandola alle spalle di Julio Cesar. 0-1 croato.
Arena Corinthians gelata.
serve una scossa. I verdeoro spingono sull'acceleratore ma sbattono contro la nota solidità dell'11 balcanico. Oscar e Neymar provano ad accendere la luce ed il tifo dei sessantamila spettatori.
minuto 29, assolo di Neymar e pareggio brasiliano. una liberazione per tutti, Marcelo incluso. Il gigante Pletikosa si allunga troppo lentamente per vanificare la rasoiata mancina del 10 carioca. Il Brasile cresce, Pletikosa para e si va negli spogliatoi pari e patta.
l'avvio di ripresa è deludente, la Croazia di Kovac preoccupa in contropiede nonostante l'assenza, pesante, dell'ariete Mandzukic. i biancorossi ogni tanto si ricordano di avere un centrocampo di palleggiatori e la partita vive una fase di stanca interrotta da un episodio.
il fischio di Nishimura per un fallo ai danni di Fred, scatena la rabbia eloquente degli avversari. un fischio così, ad essere onesti, l'avrebbero criticato su ogni campo di calcio del globo.
la decisione del nipponico porta Neymar sul dischetto. i movimenti di Pletikosa provano a distrarre il brasiliano che però insacca e porta avanti il Brasile. Modric, già esultava per il quasi rigore parato dal connazionale ma poi finisce per mettere le mani sui capelli, ora corti, per la disperazione.
fuori Hulk, mai diventato verde e ben contenuto da Corluka e Vrsaljko e rimpiazzato dall'esplosivo Bernard. La Croazia acciuffa il pari, ma il giapponese annulla per un fallo di Olic su Julio Cesar. Giusto. Esce Neymar, decisivo ma non stratosferico, e in un contropiede al novantesimo arriva il terzo gol. Oscar spacca la difesa croata e con una puntata da calcio a 5 sorprende un Pletikosa ancora una volta non totalmente incolpevole.
si chiude tra abbracci e canti, polemiche ed incidenti esterni allo stadio la prima gara del Mundial.
il Brasile può e deve crescere se non vorrà incappare in un nuovo Maracanazo.
Scolari ha in mano tutti gli ingredienti giusti per rimescolare un centrocampo apparso il reparto meno positivo.
Kovac invece, infuriato per la svista arbitrale, dovrà puntare ad un accessibile passaggio del turno.
fra qualche minuto la seconda partita del girone A.
messicani contro i Leoni d'Africa. il "vecchietto" Eto'o contro l'ex compagno, ai tempi di Barcellona, Rafa Marquez. il Chicharito Hernandez a guidare l'attacco dei centroamericani. nella calda Natal, nell'arena più piccola del Mondiale, in scena la gara forse meno affascinante del girone A.
alle 21 italiane a Salvador il remake della finale di Sud Africa 2010 tra i campioni di tutto della Spagna e la nuova-vecchia Olanda di Van Gaal per inaugurare il gruppo B. sarà il primo big match della competizione, e sarà già uno spareggio per il passaggio del turno. giocherà poi il Cile contro la probabile cenerentola Australia. Peserà l'assenza di Vidal ma ci saranno Sanchez ed Edu Vargas a guidare la Roja di Sampaoli. il Cile vuole stupire, dovrà iniziare da stasera.
e domani tocca a noi azzurri nell'inferno di Manaus.
ora godiamoci lo spettacolo.



f.a.

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