martedì 16 febbraio 2016

Ottavi di finale

8 confronti, 16 partite tra andata e ritorno.
Attese da due mesi, solitamente affascinanti.
La musica, la cornice, i colori.
Soprattutto le sfilate e le prodezze dei campioni chiamati in causa.
Come spesso accade, per gli strani scherzi del sorteggio, assisteremo a qualche finale anticipata e a qualche partita tra le classiche "che ci sto a fare qua".
Anche quest'anno gli esperti hanno indicato ben presto i favoriti di ogni match.
Solo Psg e Chelsea lasciano forti dubbi agli scommettitori. Forse anche Benfica e Zenit danno l'impressione di potersela giocare alla pari.
Per le altre gare no. Bayern, Real, Barcellona, City, Wolsfburg e Atletico Madrid. Ai quarti, direttamente.
Uscita ipotizzata per le altre, Juve ed Arsenal su tutte. Poi la Roma, la Dinamo Kiev, Psv e Gent. Le Magnifiche 16, diverranno presto le Stupende 8, magari già dopo l'andata degli scontri.
Però il bello della Competizione, volutamente in maiuscolo, resta quello che rappresenta la più banale citazione descrittiva di questo sport, la famosa "la palla è rotonda".
Questa coppa è stata capace di regalare insieme dolci vittorie inaspettate ed inesorabili quanto fragorose cadute a Big onnipotenti.
E allora guardiamoceli gli ottavi che, ogni tanto, anche i bookmakers sbagliano.
Possono individuare una vincente tra l'invincibile Psg formato Ligue-1 ed il Chelsea più deludente degli ultimi anni, in corsa solo per l'obbiettivo bella figura in questa Competizione?
Riescono a capire quanti gol di scarto daranno Messi-Suarez-Neymar ai Gunners che così vicini al titolo in Premier non li si vedeva dai fasti del sommo Henry?
Cosa penseranno della nuova-vecchia Roma Spallettiana al cospetto del Real di Zidane, ricco di bocche di fuoco capaci di tutto ma storicamente non imbattibilie?
L'Atletico di Simeone, meno rognoso e convincente ma più bello di un tempo, passerà facile contro gli Olandesini capaci di prendere a ceffoni il connazionale Van Gaal?
Di Benfica e Zenit, e di Wolsfburg e Gent pensino pure ciò che vogliono. Comunque vada non sembrano avere troppe cartucce da sparare dagli eventuali quarti in avanti.
Poi c'è il City eterno vincitore del premio per il mercato più lussuoso ma costantemente eliminato troppo presto. Vincitore, al massimo, del premio per il miglior vincitore mancato. Urna amica ma soliti problemi di assembramento. Da Kiev chiedano a Ranieri come si può, partendo da nettamente sfavoriti, vincere allo City of Manchester e compiere un'impresa.
Ai Citizens arriverà Guardiola, ma a giugno. Per ora allena, ahimè, il Bayern. A Monaco hanno anche Neuer, Alaba e Lewandowski. Hanno Robben, Müller, Lahm ed anche Douglas Costa. Poi ne hanno altri, tanti, oltre a Vidal e Coman. Non sono al completo machissenefrega, sembrano imbattibili.
Anche se ad affrontarli ci sarà la Juve, finalista lo giugno scorso e fresca capolista in Italia. Anche se si dovessero recuperare dall'infermeria alcuni uomini chiave. Il Bayern ha già vinto, dicono, ha già imboccato la strada per Milano. (Dolci ricordi per i bavaresi...).
Probabilmente sarà così, come i bookmakers hanno pronosticato, i giornalisti hanno scritto, i tifosi delle squadre non partecipanti sperato.
Ma il calcio è bello perché sa essere dolce e amaro, spesso prevedibile, non sempre scontato.
E allora io penso che non si parta mai battuti, che la paura non aiuti a vincere e nemmeno la troppa sicurezza di farlo.
Penso che fondamentalmente tutti quegli esperti parlanti abbiano ragione, ma prima o poi anche in questa competizione a vincere non saranno sempre gli altri.
Bentornata Coppa dalle grandi orecchie.
Sii buona, non vorrai scontentare i bambini della foto...


f.a.

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