martedì 3 novembre 2015

Fattore C...

Fattore C.
lascio ai malpensanti una lecita libertà di interpretazione. comunque ci prenderebbero.
evidente però che non possa concentrare il mio elogio ad un qualsivoglia lato B, per cui mi concentrerò sull'altro fattore C, che di nome fa Juan.
scheggia impazzita, sgusciante ed imprevedibile così come testardo ed indolente.
Cuadrado è quasi una super-car, e come tale va saputo gestire.
Alienante e nocivo per gli altri se inserito armoniosamente in un contesto pluralizzato. Inceppato ed innocuo se trattato da fulcro del gioco. "palla a Cuadrado e spera", no! non è Messi, non è Cristiano.
l'assenza prolungata di fonti del gioco in campo ha portato troppo spesso i suoi compagni ad intestardirsi nel renderlo organizzatore.
l'errore forse parte da più lontano, dal mercato. il modulo scoperto e poi promosso l'anno scorso, capace di portare la squadra laddove tutti sappiamo, avrebbe meritato altra considerazione durante la sessione estiva. invece, per assurdo, l'uomo più fantasioso a disposizione è un colombiano più rapido che fatato, più ballerino che visionario. questo potrebbe essere stato un errore.
ed errore è scambiarlo per un risolutore. lui no, è una forza se coralizzato non se trattato da accentratore  involontario. non tiri da 30 metri senza pretese, non colpi di tacco così frequenti.
sabato, escludendolo dagli 11, sembrava quasi che il Mister volesse in qualche modo dare un segnale a lui e agli altri. si parte quindi con la fiducia verso l'acquisto dell'ultimo secondo, Hernanes, coadiuvato dalla mediana più forte ma sfortunatamente ancora inespressa.
dopo poco cambia già tutto. forfait di Sami, e dentro lui, Juan.
La Juve segna, ma non affonda più, quasi si risparmia le ripartenze che potrebbero ferire eccome il Toro. invece poi arriva un goal bello quanto casuale e la testa di tutti, non più solida come nelle altre stagioni, vacilla.
ci pensa Buffon a salvare il risultato.
poi disordinati ci riaffacciamo, legati alle abituali incertezze di manovra, troppo legati alle giocate singole del pluricitato sopraccitato, e a quelle di Pogba. troppe danze e ricami inconsistenti. i fischi dello stadio, il nervosismo di Alvaro relegato in totale sacrificio in fascia. poi fuori Dybala, l'unico forse capace di donare ancora speranze di ribalta. l'ultimo cambio vede l'avvicendarsi i due esborsi più grandi dell'estate, con l'ingresso del meno offensivo dei due.
sfido chiunque a negare che in quel momento non abbia pensato alla resa, alla decadenza definitiva di quelle aspettative che alla vigilia di ogni gara tornano prepotenti in essere, tra speranza e consapevolezza.
minuto 93, forse 94, abbiamo appena preso una traversa.
sembra l'ennesima dimostrazione che quest'anno la fortuna abbia cambiato domicilio e ci giochi effettivamente contro.
all'ultimo respiro l'ennesimo attacco disordinato regala la palla all'ultimo entrato. inserimento e palla dentro, all'esterno opposto. Cuadrado appunto. Gol, triplice fischio, la festa.
forse cambierà tutto, forse non cambierà niente.
ha vinto l'intuizione del Mister grazie al Determinante Fattore C.
Chiamatelo anche Culo, ma preferisco si tratti del fattore Cuadrado.
alla fine basta vincere, è l'unica cosa che Conta...










f.a.

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