lunedì 17 ottobre 2011

18 ottobre.

Un'abbuffata di noia. La noia, appunto, è stato il tema dominante del week-end calcistico. Una volta si parlava del nostro campionato come il più bello del mondo; ora ogni tanto, a guardarlo, sembra quasi non lo sia più. Solo14 gol in due giorni, troppo pochi.
In copertina il ritorno prepotente del Milan, e la vittoria biancoceleste nel derby di Roma.
Sopra tutte sempre le bianconere che, con un pareggio esterno, mantengono a distanza, di un solo punto, le inseguitrici. E una classifica cortissima, 13 squadre in 4 punti sono tantissime e, per ora, nessuno sembra volere tentare la fuga in un campionato mai così equilibrato.
L'Inter inciampa nella pioggia di Catania, e rivede quei fantasmi che il cambio di allenatore sembrava aver illusoriamente scacciato. Le assenze di Sneijder e Forlan sicuramente possono, però, essere un alibi specie in un momento così delicato per la squadra. Troppo spesso i nerazzurri hanno basato il proprio gioco su inutili percussioni centrali o sperando nella vena di Maicon e, nel reparto difensivo, con un Lucio così e con un Samuel, che non sembra ancora essersi ripreso del tutto dall'infortunio al ginocchio, i problemi non mancano.
Il Napoli perde in casa, (e questa è una notizia) giocando con la testa forse già al Bayern, contro un Parma bello e concreto trascinato dalla solita formica atomica, che stavolta si limita a fare l'assist-man.
Il Milan invece strapazza un Palermo irriconoscibile, e sembra aver dimenticato in una notte tutti i "malumori" esternati in settimana dalle sue bocche di fuoco, assolutamente ispirate nella notte di San Siro.
La domenica pomeriggio vede di scena la Juve a Verona contro il solito, ostico Chievo. Finisce a reti bianche con una leggera supremazia territoriale bianconera, che sfiorano il gol colpendo un palo nel finale con l'eterno Del Piero, appena entrato. Troppo poco comunque per una squadra che inizia a esternare pubblicamente la propria voglia di tornare ad essere grande.
La Lazio, dopo tante sofferenze subite nelle ultime sfide stracittadine, vince all'ultimo respiro. Klose si conferma bomber spietato, oltre ad acquisto azzeccatissimo, ed Hernanes ha trascinato alla vittoria i suoi compagni. Immensa la gioca di Reja. La Roma prima del rosso all'ingenuo Kjaer, vinceva grazie ad una rete di Osvaldo, fresco azzurro, che sta facendo sicuramente meglio di quanto ci si potesse aspettare al suo arrivo, bizzarro, a Trigoria. Tutto il resto, Bologna corsaro a parte, non merita quasi di essere raccontato. La noia ha vinto; meno male, però, arriva la Champions.

f.a.

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